La truffa delle assicurazioni intestate a insaputa della gente

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Il mondo delle truffe assicurative è ormai da un paio d’anni in fermento … da un lato abbiamo assistito al moltiplicarsi dei fenomeni fraudolenti da parte delle compagnie fantasma, dall’altro si sono diffuse maniere sempre nuove di frodare i cittadini, allettandoli con tariffe più basse di quelle di mercato. Questa che vi stiamo per raccontare è una frode tanto “semplice” concettualmente tanto dannosa per chi si trova ad acquistare una RC Auto di questo genere.

 

Intestare l’RC Auto con documenti falsi

La strana truffa perpetrata in Val di Susa da un’organizzazione criminale della Campania consisteva nel prendere accordi con agenzie con sede nell’alto Piemonte (fino ad ora sembrano essere otto le compagnie assicurative cadute nel tranello) ed inviare loro documenti falsi attestanti il fatto che il proprietario dell’auto che si andava ad assicurare avesse residenza appunto in Piemonte, per potere prendere la tariffa della zona, assai più conveniente rispetto a quelle in vigore nel capoluogo partenopeo e dintorni.

Per potere rendere credibile la truffa ovviamente l’organizzazione ha dovuto falsificare libretti di circolazione e patenti di guida, spesso intestandole a persone che non sapevano niente di questo “furto d’identità”.

Associazione a delinquere: dodici persone indagate, due arresti

Le ordinanze cautelari emesse al momento sono dodici, di cui due sono state tradotte in carcere, altre sei in arresti domiciliari. Gli appartenenti all’organizzazione criminale, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, sono tutti residenti in provincia di Napoli ad eccezione di uno (residente a Piossasco in provincia di Torino); i due capi della gang sono uno di Casola, l’altro di Lettere, numerosi altri provengono da Castellammare di Stabia, uno solo è di Napoli città.

Chi ha acquistato queste assicurazioni non è coperto in caso di incidente

Il problema più grosso ovviamente non è tanto quello del danno patrimoniale arrecato alle compagnie quanto che chi ha acquistato queste polizze, anche se in buona fede, non ha una copertura assicurativa in caso di incidente … supponiamo che per portare a compimento la truffa questi criminali abbiano dovuto compiere una seconda falsificazione, ovvero quella della copia di contratto consegnata al cliente (diversamente sarebbe stato facile capire di essere stati truffati non trovando il proprio nome come proprietario del veicolo assicurato!).

Nella speranza che l’Isvap (Ivass dal 2013) continui a vigilare su questi fenomeni criminosi nell’ambito delle assicurazioni RC Auto, promettiamo come sempre di tenervi informati su eventuali risvolti di questa strana e triste vicenda.

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