Assicurazione Terremoto Obbligatoria? Si può fare

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Dopo gli ultimi tragici accadimenti relativi al terremoto di Amatrice e del centro Italia torna alla ribalta un’ipotesi più volte ventilata dai governi che si sono succeduti negli anni, e fino ad oggi sempre abbandonata: l’assicurazione terremoto obbligatoria.

Si tratta di una soluzione già adottata con successo in altri Paesi, anche se -prima di adottare un medesimo provvedimento in Italia- sarebbe bene valutare il grado di obbligatorietà da proporre ed eventuali incentivi statali per chi dovesse essere sottoposto a tale misura.

Quali costi avrebbe un’assicurazione contro i terremoti?

La prima domanda che ci si è dovuti porre davanti alla discussione circa le assicurazioni terremoto obbligatorie è stata

“quale costo avrebbe una polizza in grado di ripagare i danni conseguenti a un sisma?”

Per fornire la risposta è arrivata in aiuto l’Ania (Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici) che ha stimato il prezzo medio in 75 € all’anno, con punte massime di 91 € in alcune zone particolarmente a rischio nel centro Italia.

Andando a tarare la spesa sul valore di ricostruzione dell’immobile (ovviamente diverso a seconda della tipologia di immobile che possediamo e slegato dalle logiche del mercato immobiliare) si stima una spesa media di 100 € ogni 100.000 € di valore, a cui si andrebbero ad aggiungere altri 100 € circa per coprire rischi più “importanti” rispetto a quello del terremoto, primo tra tutti l’incendio dell’immobile.

assicurazione terremoto obbligatoria

Noi italiani siamo strani? Piccole previsioni per il futuro

A questo punto è legittimo domandarsi una cosa:

Per giorni dopo i terribili fatti di Amatrice si è predicato nelle televisioni, sui giornali, su Facebook ecc. di prendere esempio dagli altri Paesi, in cui un puntuale intervento statale ha imposto una copertura per gli immobili in modo da eliminare il rischio per il cittadino di doversi sobbarcare costi di ricostruzione da decine o centinaia di migliaia di euro …

… ma conoscendo il modo di ragionare di noi italiani siamo davvero sicuri che tutte le persone che hanno chiesto a gran voce tale provvedimento poi saranno davvero felici di pagare 200 € all’anno circa per assicurare la propria abitazione?

L’esperienza ci insegna che spesso l’italiano vuole la botte piena e la moglie ubriaca, e che nell’istante in cui la protezione terremoti dovesse essere attuata per legge in molti che desiderano essere esentati dal rischio di dovere pagare di tasca loro la ricostruzione poi si lamenterebbero comunque qualora dovessero trovarsi a pagare tale esenzione.

Incentivi per i meno abbienti

La soluzione più ovvia è quella di mitigare tale spesa incentivando la polizza per chi è meno abbiente, anche se -inutile dirlo- questo vorrebbe dire aumentarla a chi è più ricco, ma si sa che siccome i ricchi sono meno dei poveri questa potrebbe essere la strada giusta.

Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio attualmente sta oscillando tra posizioni possibiliste o meno circa l’obbligatorietà di tale polizza a seconda dei giorni, segno che una decisione in merito non è ancora stata presa, esattamente come accadde alcuni anni fa, quando il Governo Monti ebbe la possibilità di fare una legge apposta ma poi fece dietrofront.

Per il momento la possibilità di dotarsi di una copertura che sgravi il cittadino dal costo di ricostruzione rimane su base volontaria in Italia, vedremo se il governo Renzi prenderà una decisione chiara in proposito o se preferirà continuare a lasciare i cittadini liberi di decidere (ed eventualmente di lamentarsi qualora un terremoto dovesse effettivamente arrivare e dovessero sobbarcarsi delle spese di tasca propria).

 

 

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