10 Cose da sapere sulle assicurazioni

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10 cose da sapere sulle assicurazioni … bel titolo per un post, le cose da sapere sulle assicurazioni dovrebbero essere migliaia, e stare dietro a tutte è difficile anche per un perfezionista della professione di consulente assicurativo.

La lista delle 10 cose da sapere sulle assicurazioni nasce da una scrematura lunga e penosa (non vi preoccupate, gli argomenti che non ho incluso nell’elenco li svilupperò (come del resto quelli in lista) nei post successivi di “Assicuri blog”. Per ora vi basti tenere sempre tenere a mente questi brevi consigli:

consigli assicurazioni

  1. ricordate sempre che chi vi sta vendendo una polizza, sia questa una semplice R.C. Auto o una complessa polizza per impianti industriali, se lavora per una sola compagnia non potrà mai (salvo botte di fortuna impareggiabili) vendervi il miglior prodotto sul mercato, o anche solo il più conveniente … per quello (anche se non avremo comunque la certezza matematica) esistono figure meno in “conflitto di interessi” tra compagnie e clienti: broker assicurativi, agenti plurimandatari e consulenti puri. Perciò … rivolgetevi ad un agente monomandatario solamente se volete proprio un’assicurazione di quella compagnia, diversamente è come se entraste, ad esempio, in un Nike Store se siete indecisi su che scarpa acquistare per fare jogging … vi troverete senza alcuna opportunità di scelta, con il commesso che, pover’uomo, si sperticherà a dirvi che quella marca di scarpe è ottima (come se ne avesse una migliore o peggiore da farvi confrontare!).
  2. Contrariamente a quanto pensi molta gente, ritengo che se c’è una cosa penalizzante quando si vuole risparmiare qualcosa su un’assicurazione (sia R.C. Auto sia di qualsiasi altro genere) sia presentarsi due giorni prima della scadenza e non dire quanto pagate di premio. Sinceramente non penso che gli assicuratori siano avvoltoi bramosi di tenersi 5€ in più di provvigioni per non abbassarvi il premio … in compenso sono molto impensieriti al pensiero di prosciugare il plafond di sconti che le case madri concedono loro … perciò se uno paga, per dire, 550 € di assicurazione, secondo me farebbe bene a dirlo, e magari l’agente o broker che sia lotterà per portarvela a 540 … se non glie lo direte, c’è il rischio che, per paura di mangiarsi tutto lo sconto, la stessa polizza ve la farà a tariffa piena, propinandovi, ad esempio, un bel 600 €! è inutile affibbiare una pacca sulla spalla al consulente dicendo “voglio lo sconto” se non gli dite quanto state attualmente pagando … sembra ovvio, ma per molti proprio non lo è!
  3. Non dico “state attenti alle clausole scritte in piccolo” come Paperon de Paperoni … però non abbiate paura a fare domande! Prima di tutto perché comprerete un’assicurazione avendo le idee chiare, in secondo luogo perché avrete modo di verificare la preparazione del professionista (sia esso un agente o un broker assicurativo) che avete di fronte. In fin dei conti spiegare le polizze fa parte del nostro mestiere, quindi di solito ci fa piacere che qualcuno mostri interesseverso ciò che stiamo loro dicendo! Avvertenza: non prendetemi troppo alla lettera … dopo tre quarti d’ora di domande fate una pausa … spiegare le polizze è un esercizio, dopo un’ora inizia a subentrare la mancanza di lucidità!
  4. Non rimanete delusi se un professionista nel quale avevate riposto fiducia e simpatia non riesce a farvi pagare meno … alla prossima occasione di dover avere un preventivo provate a tornare! Magari nella vostra R.C. Auto non aveva il premio più basso sul mercato, ma se la caverà benissimo con la tariffa della polizza infortuni di vostra moglie! Sarebbe come non tornare più in una boutique solo perché il piumino che aveva in vetrina non era quello con il prezzo più basso in circolazione, anche se magari vi serve un bel paio di jeans … non ha molto senso vero?
  5. Provate se volete a rivolgervi alle assicurazioni online o a quelle telefoniche … spesso hanno tariffe concorrenziali, ma ricordate: nel momento del bisogno avrete un risarcimento come da qualunque altra assicurazione, ma solo se sarete in grado di gestire correttamente la pratica e non avrete commesso errori nella stipula! Come disse un mio collega è come curarsi da soli … si può provare, ma bisogna prima leggersi un bel po’di bugiardini, poi scegliere la medicina, poi sperare vada tutto bene … funziona, ma non aspettatevi che sia lo stesso che farvi consigliare da un medico. E poi, appendice scontata ma da ribadire, non date per certo che la compagnia assicurativa online o telefonica sia sempre a prezzi concorrenziali … su molte cose probabilmente lo è, su altre magari tiene il prodotto solo per completezza (se sono fortissimo ad assicurare degli impiegati per l’R.C. Auto mentre non sono concorrenziale per le polizze auto agli artigiani di certo non posso per questo escludere gli artigiani dal preventivatore!).
  6. Ricordate, sempre, tassativamente, di sottoscrivere contratti annuali (unica possibile eccezione per le polizze sanitarie, vedremo in un altro post il perché) … se vi dicono che vi fanno uno sconto o vi alzano i massimali in cambio di un prolungamento del contratto, di un vincolo alla pluriennalità o perché, che so io, si vince qualcosa, non abboccate … per risparmiare 20 euro adesso vi condannerete a non poter approfittare di nuovi prodotti più convenienti per gli anni a venire … senza contare che se per caso non la voleste più ve la dovrete comunque tenere per qualche anno. Per coloro i quali obiettassero che il decreto Bersani ha tolto la pluriennalità nei contratti danni informo che una legge assai meno nota della Bersani, il disegno legge 1441 ter C, art. 21 del 24/06/2009, la ha reintrodotta, sostendendo che l’assicuratore “in alternativa ad una copertura di durata annuale, può proporre una copertura di durata poliennale a fronte di una riduzione del premio rispetto a quello previsto per la stessa copertura dal contratto annuale. In questo caso, se il contratto supera i cinque anni, l’assicurato, trascorso il quinquennio, ha facoltà di recedere dal contratto con preavviso di sessanta giorni e con effetto dalla fine dell’annualità nel corso della quale la facoltà di recesso è stata esercitata.” Chi lavora seriamente di solito ormai lavora con i contratti annuali (del resto la legge lascia al consumatore la facoltà di scelta, non obbliga nessuno!) ergo preferiamo le polizze annuali a quelle vincolate!
  7. Da un lato riponete massima fiducia nei consulenti assicurativi che interpellate, ma dall’altro diffidate da alcuni segnali che indicano scarsa professionalità (es. provano a regalarvi dei viaggi per farvi dare dei nominativi di vostri amici a cui proporre di stipulare una polizza vita, magari di durata 40 anni che arriva all’età della pensione! … ) un conto è essere svegli a reperire i clienti, un altro è giocare sulle emozioni della gente per facilitarsi la vita … proprio come per qualsiasi altro profesionista, sia esso un avvocato, un medico o un prete, c’è un limite tra ciò che vuol dire essere persone in gamba e ciò che significa esagerare.
  8. Girate parecchie compagnie per lo stesso rischio (o andate da un broker o da un agente plurimandatario che vi proponga diverse opzioni, o meglio ancora provate da un broker e da qualche plurimandatario … non si sa mai!).
  9. Ascoltate ciò che vi suggerisce il consulente … quando è in buona fede (e di solito mi sento di dirvi che lo è) può darsi che siano per davvero buone idee … sicuramente conosce la materia meglio di voi, e sa quali sono le falle ed i punti di forza dei vari prodotti che tratta. Esempio classico in Italia: se un consulente assicurativo vi dice che non vale la pena, per il lavoro che fate e la vostra abitudine ad andare a lavorare in qualsiasi condizione, inserire un’inabilità temporanea costosa e con 7 giorni di franchigia nella vostra polizza infortuni, non fossilizzatevi sul fatto che la volete, ma calcolate quali sono le reali possibilità di rientrare nella spesa … ci sono ottime possibilità che dopo aver preso in mano calcolatrice e block notes cambiate idea … il bravo consulente lo sa da subito, il problema è che di solito il cliente piuttosto che farsi il calcolo preferisce cambiare parere e infilarsi nell’ufficio di qualcuno che gli dice ciò che il cliente vorrebbe sentirsi dire!
  10. Trattate il vostro consulente assicurativo con l’educazione ed il rispetto che merita (e se per caso non lo meritasse … cambiate consulente!) ne trarrete solamente vantaggi … ma questa più che una regola nelle assicurazioni è una regola di vita!

La lista delle 10 cose da sapere sulle assicurazioni termina qui, di certo non è esaustiva, ma è un buon vademecum per non incorrere nelle sviste più comuni e diffuse in Italia!

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