Vendere polizze vita

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Vendere polizze vita

Vendere polizze vita non è certo il sogno degli italiani. Forse è proprio per questo che in tanti prima o poi passano per questo lavoro, che ha un tasso di abbandono tra i più alti in assoluto! (probabilmente maggiore a quello dei minatori di carbone, dei netturbini e dei domatori di leoni!).

Solitamente cerchiamo di dare risposte ai clienti delle assicurazioni, ma per una volta vogliamo rispondere anche ai tanti dubbi che assalgono le persone che si affacciano a questo lavoro per la prima volta, specialmente a quelli che vedono questo lavoro in maniera un po’distorta, poiché non contattati per una carriera da asscuratore vero e proprio bensì per vendere polizze vita.

Ina Assitalia, Alleanza e Generali sono tendenzialmente le compagnie assicurative che più di ogni altra cercano di fare reclutamento in questo senso. La risposta che mi sento dare a chi mi chiede se ne valga la pena è … boh, dipende! Dipende se è un trampolino di lancio verso una carriera che preveda una seria conoscenza dei prodotti assicurativi o solo un modo per vendere pensioni integrative, ma ancora di più dipende da chi vi trovate ad insegnare il mestiere e dai metodi che usa!

Tralasciando chi vi chiede di lavorare su referenze (attive o passive che siano!), di presentare amici, parenti conoscenti fare trattative in cambio di buoni sconto -non serve una scienza per capire che non è questo il modo di interpretare la carriera di un professionista- questo lavoro può essere comunque un buon trampolino di lancio per chi desiderasse una seria carriera nelle assicurazioni, anche se i presupposti per una corretta riuscita partono per forza da un continuo aggiornamento personale (non contate troppo sull’esausitività dei corsi di aggiornamento delle assicurazioni) e il fatto che prima o poi dovrete anche imparare a vendere assicurazioni danni, che poi costituiscono il vero lavoro dell’assicuratore.

Vendere polizze vita, ma quanto si guadagna? la risposta non può che essere… dipende! diffidate da meccanismi troppo involuti quali budget sui quali si calcolano sovraprovvigioni e vengono sottratte produzioni negative in basi ai risultati raggiunti ogni mese o bimestre … renderebbero i vostri guadagni quantomai volatili … ovviamente lavorare a provvigione rimane comunque l’opzione migliore, anche perché permette di motivarsi meglio per quella che, un domani, potrebbe essere la vera professione di assicuratore.

Un lato positivo è sicuramente l’affiancamento che Generali, Alleanza e Ina Assitalia offrono costantemente (ormai anche altre compagnie): i vostri progressi saranno più veloci e imparerete qualcosa in più che a fare tutto da soli! impossibile invece rispondere a chi ci fa domande assurde del tipo “esistono trucchi o metodi per vendere polizze vita“… metodi ne esistono sicuramente, ognuno dovrebbe costruirsi il proprio a seconda delle esigenze e dell’approccio al cliente (se procacciate clienti tramite telefonate di mercato avrete sicuramente un metodo di vendita diverso rispetto a chi aspetta il cliente dietro la scrivania!) … trucchi non ne esistono, non perdete tempo con mezzi tipo la PNL o cose del genere, più che altro perché non è questo il modo di fare consulenza e non fareste altro che perdere in professionalità.

Ci occuperemo ancora di tecniche di vendita, e in particolare di vendere polizze vita, ma per il momento spero di avere esaurito le prime elementari domande che vengono solitamente poste da chi viene contattato da qualcuno che gli propone di andare a vendere pensioni integrative per qualche compagnia … valutate i pro e i contro e decidete con consapevolezza!

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