Le news degli ultimi giorni fanno spesso riferimento a due diciture “Paesi Pigs” e “Paesi Bric” dai nomi simpatici, ma dei quali spesso abbiamo problemi a dare una vera e propria definizione.
In realtà si tratta di acronimi che utilizzano le iniziali dei nomi di Stati, e stanno ad indicare due gruppi di paesi con caratteristiche economiche fondamentalmente opposte, almeno in quanto a trend … i primi sono considerati a rischio, i secondi in via di sviluppo … ma vediamo di spiegare cosa siano con maggiore chiarezza.
Cosa sono i paesi Pigs?
Iniziamo spiegando cosa sono e quali sono i paesi Pigs: stiamo parlando rispettivamente di
- Portogallo
- Irlanda
- Italia
- Grecia
- Spagna
Questi 5 stati (sarebbe quindi Piigs la corretta dicitura, ma evidentemente non era considerata sufficientemente dispregiativa!) sono accomunati dalle seguenti caratteristiche:
- elevato rapporto debito/PIL
- elevato indebitamento con l’estero
- elevato deficit pubblico
- scarsa produttività
Sono insomma “paesi a rischio”, anche se questo non vuole necessariamente significare sull’orlo della bancarotta (come tutti voi saprete da giornali e televisioni in questo senso il rischio default Grecia è significativamente più elevato rispetto a quello di Irlanda e Portogallo e soprattutto Italia e Spagna).
Cosa sono i Paesi Bric
Vediamo ora cosa sono e quali sono i Paesi Bric: gli stati in questione sono
- Brasile
- Russia
- India
- Cina
Le caratteristiche che accomunano queste 4 nazioni sono:
- PIL elevato
- Basso debito pubblico
- Cospicue riserve valutarie internazionali
- Forte domanda interna
- Crescita demografica
Bric e Pigs
Posti questi dati è praticamente inutile spiegarvi il motivo per il quale i paesi Bricsono di gran lunga considerati più appetibili dei paesi Pigs! Mentre i primi sono in forte sviluppo i secondi, ahimé stanno vivendo una marcata inversione di tendenza (scommetto che vivendo in Italia ve ne eravate già accorti!).