La riforma delle pensioni 2012 proposta dal governo tecnico di Mario Monti è stato argomento ampiamente dibattuto sui quotidiani e i telegiornali nazionali (per chi volesse approfondire l’argomento basta seguire il link sopra), ma è doveroso fare chiarezza anche sulla possibilità, per chi volesse “scappare” in tempo, di potere ancora approfittare della pensione anticipata o prepensionamento.
Nuovi requisiti per la pensione anticipata 2012
Dal 2012 i requisiti per richiedere il prepensionamento saranno i seguenti:
- anzianità contributiva di 42 anni e 1 mese per gli uomini
- anzianità contributiva di 41 anni e 1 mese per le donne
attenzione a non perdere tempo, nel caso aveste maturato le condizioni per fare richiesta: già dal 2013 queste soglie saranno alzate (inizialmente solo di 1 mese per le donne), e dal 2014 in poi subentreranno nuove condizioni per le quali anche in prepensionamento si andrà sempre più tardi.
Prepensionamento speciale per lavoratori di vecchia data
Chi lavora almeno dal 1 gennaio 1996 potrà ancora fare richiesta per lapensione anticipata, a patto che abbia compiuto 63 anni ed abbia versato almeno 20 anni di contributo effettivi.
Non sappiamo se questa norma rimarrà valida ancora per molti anni, ma è comunque una valida via d’uscita per chi fosse in condizione di approfittarne.
Quota 96 abolita
Nel 2012 sarà abolita la cosiddetta “quota 96″, chi rientrava in tale situazione andrà in pensione secondo le nuove regole (se volete sapere quali siano tornate in cima alla pagina e seguite il link).
Assicurazioni e piani pensionistici meno necessari
Almeno sulla carta, la buona notizia che dovrebbe portare la riforma delle pensioni 2012 è che le pensioni saranno più consistenti del previsto (conseguenza a dire il vero ovvia, visto che in teoria la percepiremo per meno tempo. Ne consegue che in teoria diventa meno necessario pensare ad integrare la propria pensione in tempi stretti; una brutta tegola per le assicurazioni, ma una buona notizia per i cittadini che vogliano trovare dei lati positivi in questa manovra che li costringerà a lavorare sempre più a lungo per maturare i requisiti… da oggi la domanda “quanto prenderò di pensione” farà un po’meno paura (almeno per qualche anno).