Il garante dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella dichiara senza mezzi termini che le disposizioni relative ad assicurazioni e banche sono quelle che presentano le maggiori criticità all’interno del decreto liberalizzazioni.
La cosa non stupisce agenti e broker assicurativi, che da subito hanno notato le incongruenze di questi deludenti provvedimenti … quella che poteva essere una grande occasione per aprire il mercato e renderlo più competitivo rischia infatti di trasformarsi nella solita farsa all’italiana, che sobbarca di ulteriori costi e perdite di tempo le reti, portando immancabilmente aumenti là dove dovevano esserci risparmi per i clienti.
Vediamo dunque il parere del Garante Antitrust, nella speranza che le sue parole muovano qualcosa nei progetti del Governo Monti.
Pitruzzella: concorrenza tra assicurazioni non conseguibile con questi metodi
Giovanni Pitruzzella non nasconde il proprio disappunto per quanto riguarda il discorso che più sta a cuore agli italiani, ovvero quello relativo all’assicurazione auto: la concorrenza tra le imprese assicuratrici “non appare in alcun modo conseguibile” aggiungendo l’obbligo dei 3 preventivi, nemmeno se questi dovessero essere di 3 gruppi assicurativi diversi.
Non possiamo che essere d’accordo con questa dichiarazione, anche perché, come abbiamo già ribadito nei giorni scorsi, i preventivi obbligatori se non sono abbinati ad un obbligo di plurimandato (comparso e poi misteriosamente scomparso dalle bozze di legge elaborate da Monti, Passera & C.) risulta del tutto vuoto di appeal per gli agenti, che saranno sempre spronati a mostrare la loro offerta come la più conveniente.
Assicurazioni mutui: si rischia di aumentare le tariffe
Il garante Pitruzzella si mostra scettico addirittura sul discorso relativo alleassicurazioni sui mutui, dichiarando che la bozza, così come è stata scritta “è suscettibile di produrre effetti restrittivi in termini concorrenziali”. Questa opinione si spiega col fatto che il mondo della finanza ormai è composto da una serie di grandi gruppi più altre realtà piccole e slegate tra loro … il rischio è che banche ed assicurazioni appartenti al medesimo gruppo scavalchino la norma che vuole il cliente libero di andarsi a cercare la polizza fuori dalla banca, continuando ad applicare costi esosi su questo genere di polizze e vanificando di fatto il 90% del potenziale della norma, relegando alla condizione di “oneste” solo quelle poche banche che non hanno ancora un accordo di bancassurance e non riusciranno a raggiungerlo in futuro.
Banche: criticità non minori che nelle assicurazioni
Se il discorso RC Auto è tutto riguardante le assicurazioni e quello delle polizze mutui interessa al 50% banche e compagnie, il discorso delle commissioni interbancarie per tutte le transazioni effettuate con carta di pagamento è un problema che riguarda solo gli istituti di credito: per Pitruzzella togliere il riferimento al limite dell’1,5% non basta a risolvere un problema la cui soluzione per ora è troppo legata ad una serie di speranze irrealizzabili, prima tra tutte quella che le commissioni interbancarie si riducano da sole o quasi.
Le parole di Pitruzzella serviranno a qualcosa?
Il Dott. Pitruzzella, nel pieno rispetto del proprio ruolo, ha detto la propria per quanto riguarda il discorso liberalizzazioni. Siamo sicuri che servirà? Saprà, se non Mario Monti, almeno Anotnio Catricalà (predecessore di Giovanni Pitruzzella nel ruolo di garante antirtust) recepire il grido di allarme lanciato da questa istituzione (nonché da quasi tutte le associazioni di consumatori e da molti professionisti del settore assicurativo?).
Sinceramente l’idea, giunti a questo punto, e che si voglia fare poco, speriamo -se non nel 2012- che almeno nel 2013 si tenda a vedere un cambiamento, con un intervento delle istituzioni deciso e perentorio, al fine di porre un freno a problemi che col tempo sembrano acuirsi, anzi che risolversi.