Jeremy Burgess Assicurazioni non autorizzata in Italia

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L’Isvap informa che Jeremy Burgess Assicurazioni non è autorizzata nè abilitata all’esercizio dell’attività assicurativa in Italia.

Questo è uno dei casi in cui la notizia di polizze RC auto false fa -per un verso- sorridere, non fosse altro che per la scelta del nome dell’azienda, che nulla ha a che vedere con le polizze ma molto condivide con il mondo dei motori.


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Jeremy Burgess (quello vero) è totalmente estraneo alla faccenda

Non avevamo dubbi ma è meglio ribadirlo al pubblico dei lettori: il vero Jeremy Burgess è completamente estraneo a questa vicenda, non si è mai occupato di assicurazioni RC auto (tantomeno false!) anche se ha dato tanto al mondo dei motori negli ultimi decenni.

Per chi non fosse appassionato di motori ricordiamo chi è Jeremy Burgess: si tratta di un ingegnere nato in Australia, famoso per avere diretto i gruppi tecnici di ben 3 campioni del mondo di motociclismo (per la cronaca gli australiani Wayne Gardner e Mick Doohan e l’italiano Valentino Rossi) ed essere stato, negli anni 80, il meccanico di un altro campione mondiale (l’americano Freddie Spencer -in foto-) … inutile dire che la popolarità di Jeremy Burgess in Italia è andata crescendo da quando, dopo il ritiro degli australiani, ha scelto di occuparsi del campione di Tavullia … riesce tuttavia strano comprendere come mai i finti assicuratori abbiano deciso di affidarsi ad un nome tanto noto alla gente per falsificare tagliandi … non era più semplice e meno difficile da smentire scegliere un nome di fantasia?

Niente copertura con il contrassegno falso

La ridicola faccenda di Jeremy Burgess Assicurazioni ha tuttavia un rovescio della medaglia fin troppo serio: chiunque abbia acquistato i tagliandi recanti questo marchio per tutelare la propria auto, anche se lo avesse fatto in buona fede, non dispone della copertura obbligatoria per legge, con tutto quello che ne deriva in fatto di perdite patrimoniali se dovesse scapparci un sinistro.

Questo è l’ennesimo caso di RC auto false nel 2012 … inutile ormai riporre troppe speranze nel fatto di riuscire ad arrestare questa “emorragia”, speriamo solamente che sia possibile trovare, anche attraverso la liberalizzazione delle assicurazioni, la strada giusta per limitare il fenomeno.

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