Ho bisogno di un’assicurazione …

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Il titolo “ho bisogno di un’assicurazione” è fatto soprattutto per catturare l’attenzione su un problema grosso, che tutti i professionisti del settore conoscono, ovvero l’elusione dell’obbligo a contrarre (per chi dovesse informarsi su cosa sia questo reato basta seguire il link, ne troverà delle belle!).

Il problema è sicuramente più acuto per i residenti a sud Italia che al nord e si traduce in una serie di problemi che andremo ora a vedere.

bisogno assicurazione

Disdette forzate

Ho bisogno di un’assicurazione perché ho ricevuto una disdetta dalla mia vecchia compagnia: chi fino ad ora ha vissuto nell’illusione che le compagnie assicurative siano istituti che pregano perché voi entriate a fare una polizza con loro sbaglia di grosso. In molti casi è vero, in altri è drasticamente falso. Chi abita in alcune province (molte delle quali in Campania, ma il fenomeno è sempre più diffuso da nord a sud) può vedersi recapitare la disdetta dalla propria assicurazione in qualsiasi momento: in caso ci fosse un motivo reale è un diritto della compagnia, nel caso la disdetta fosse immotivata (pensiamo a chi non ha fatto sinistri nell’ultimo anno!) sarà l’assicuratrice ad essere nel torto.

Contro le disdette forzate si muovono comitati (ricordiamo Mo Bast, il più famoso tra tutti), agenti, dipendenti delle agenzie, ma la situazione non sembra migliorare.

Tariffe da capogiro

L’elusione dell’obbligo a contrarre si manifesta anche tramite l’applicazione di tariffe da capogiro, tali da scoraggiare più clienti possibili: chiedermi fino migliaia di euro all’anno quando ho bisogno di un’assicurazione che è obbligatoria per poter circolare (non stiamo parlando delle RCA 5 giorni o di quelle per le auto d’epoca!) è assolutamente immorale.

Sempre più veicoli girano l’Italia con un contrassegno falso sul parabrezza, o direttamente senza tagliando … sicuramente se le tariffe fossero più eque ci sarebbe una minore diffusione di questo fenomeno, che oltretutto instaura un circolo vizioso per il quale diventa ancora più costoso assicurarsi (e non parliamo di quando aumenterò la quota da destinare al Fondo Vittime per la Strada, che in questo 2012 sta già vacillando e nel 2013 potrebbe davvero rimanere senza soldi).

Come reagire?

Posto che qualsiasi cittadino italiano ha bisogno di un’assicurazione a prezzo equo per la propria auto (ma questo vale ovviamente anche per moto, scooter, autocarri ecc.) e attenzione non stiamo dicendo basso, bensì giusto! -ovviamente chi ha un attestato di rischio in classe 16 o 18 non potrà pretendere la polizza a prezzo contenuto- quali sono gli interventi veramente auspicabili in questo settore? il nostro parere al riguardo è che si dovrebbe partire da quello che tutti escludono poiché attualmente non contemplato dalla legge, ovvero l’intervento dello Stato per porre un calmiere alle tariffe, per riuscire coattivamente dove non si è ottenuto nulla legiferando (chi ha seguito i lavori per la riforma e la liberalizzazione del settore assicurativo sa di cosa sto parlando, vedi il discorso sul quando entrerà in vigore la tariffa unica in tutta Italia o quello sulla predeterminazione della riduzione del premio in assenza di sinistri, senza che però venga predeterminato il tetto massimo di aumento della tariffa!).

Il problema, benché avvertito in misura maggiore a Napoli, Bari e in generale in diverse province del sud Italia è in realtà un problema di tutti … se da un lato iniziamo a vedere tariffe discriminatorie anche in alcune zone del centro Italia (pensiamo alla provincia di Prato o quella di Bologna) dall’altro anche se viviamo in una provincia o comune in cui l’assicurazione costa ancora poco dovremmo partire dal presupposto che “prevenire è meglio che curare” è meglio non tenere gli occhi chiusi!

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