L’ISVAP, nella sua lettera al mercato del 19 aprile 2012, si è pronunciata favorevolmente riguardo alla diminuzione obbligatoria del premio RCA quando il cliente non fa sinistri. Vediamo questa interpretazione, in realtà a nostro avviso abbastanza cervellotica, ma in ogni caso favorevole al consumatore (per una volta!).
Un anno di risparmio assicurato in assenza di sinistri
Una decisione salomonica da parte dell’organo di vigilanza era auspicabile, anche se il meccanismo attraverso il quale essa si esplica non è di immediata comprensione.
La conclusione a cui si è giunti è che le compagnie dovranno quantificare preventivamente la diminuzione del premio che ognuno di noi avrà sul contratto in assenza di sinistri e, cosa assai più importante, che tale variazione al ribasso
“non potrà in alcun caso essere assorbita da eventuali variazioni tariffarie nel frattempo intervenute”
questo, a sorpresa, va realmente a rivoluzionare quanto era accaduto fino ad oggi, ovvero che i ribassi dovuti al passaggio a una classe minore fossero vanificati dagli aumenti di tariffa; con la nuova interpretazione dell’Isvap abbiamo la certezza che -fosse anche di un centesimo di euro- il nostro premio calerà indipendentemente dagli aumenti tariffari, che potranno erodere, ma non assorbire, lo sconto promesso dalla compagnia.
Ovviamente questo vantaggio non potrà essere perenne, altrimenti si giungerebbe al paradosso, per una persona che parte dalla classe 14 e arriva in classe 1 senza fare sinistri, di pagare dopo 14 anni molto meno di quanto pagasse prima (e tutti noi se nel 2012 pensiamo ai prezzi del 1998 capiremo come questo non sia economicamente probabile!); l’Isvap come abbiamo anticipato ha deciso dunque che le compagnie possano rivisitare la tariffa, ma lo debbano
- comunicare al cliente con un anno di anticipo
- comunicare la misura di tale aumento con almeno 30 giorni di anticipo sulla scadenza di polizza, in modo da dare al cliente il tempo di cercare eventuali offerte più convenienti
in sostanza gli aumenti eventuali saranno con frequenza biennale, e non potranno più essere “a sorpresa” poiché il cliente avrà 30 giorni di tempo per decidere se continuare a dare fiducia alla vecchia compagnia o andare a caccia di RC Auto più convenienti.
Fare un sinistro sarà sempre più costoso
La conseguenza diretta (potremmo dire il rovescio della medaglia) di questa norma sarà evidentemente il fatto che, assicurando una diminuzione del premio a chi non fa sinistri, tutto l’onere degli aumenti graverà in capo a chi invece i sinistri li ha fatti. Tale aumento potrebbe essere talmente gravoso da rendere più conveniente pagare il danno di tasca propria (non dimentichiamoci che il costo medio per sinistro RC Auto in Italia era già nel 2009 (ultimo anno su cui abbiamo dati ufficiali) di 1.737 €, con punte anche sopra i 2.000 € (vedi Toscana e Calabria) … va da sè che un aumento di quasi 2.000 € per sinistro non può essere in alcun modo sostenibile, se non tramite cospicui aumenti (benché biennali) per chi incidenti non ne ha fatti.
Avvantaggiate le regioni con le assicurazioni più care
Se la matematica non è un’opinione azzarderemmo che le regioni in cui l’assicurazione RCA è più cara dovrebbero essere quelle in cui le polizze di chi non fa sinistri aumenteranno meno. Posto che ad una tariffa più alta corrisponda una frequenza di sinistri maggiore, in quelle regioni ci saranno più persone a cui toccheranno i maxiaumenti per i guidatori che salgono di classe, motivo per cui dovrebbero avere maggiore respiro le tariffe dei virtuosi; in ogni caso l’effetto dovrebbe essere quello di scoprire dove effettivamente la frequenza dei sinistri è maggiore (ci sono infatti fondati sospetti che le tariffe di alcune zone d’Italia, specialmente al Sud Italia, siano maggiormente ricaricate di costi rispetto a quella che sia la spesa sostenuta dalle compagnie … caso emblematico è la provincia di Napoli, ma questo è un altro discorso, già affrontato più volte e sul quale non ci stancheremo mai di porre l’accento).
Programmare il risparmio sull’RC Auto sarà più semplice
Se da un lato questa rivoluzione non dovrebbe arricchire gli italiani a livello globale (e non lo farà, statene certi) di sicuro sarà più comodo pianificare la propria attività per pagare meno l’assicurazione RC Auto … il rovescio della medaglia dovrebbe essere la perdita di qualsiasi eventuale risparmio una volta commesso un incidente, ma l’unico modo per avere conferma di queste deduzione è vedere con i nostri occhi cosa accadrà nel 2012 e 2013 a seguito di questa interpretazione della legge.