Nel mondo delle assicurazioni RC Auto uno dei dubbi che più frequentemente interessa il cliente è come leggere l’attestato di rischio che ogni anno gli viene recapitato a casa: in effetti per chi non è del mestiere non è affatto intuitivo cimentarsi tra classi interne, universali, diciture come NA o ND e sottotabelle che parlando di percentuali di concorso di colpa ecc. ecc. Cerchiamo con questa breve guida di offrire una spiegazione sauriente, che vada ad integrare ciò che già vi abbiamo raccontato sull’ATR nel mesi scorsi.
Cosa significano NA e ND sull’attestato?
Per capire come si legge l’attestato di rischio partiamo immediatamente dall’annosa questione NA e ND: il significato di queste due diciture sta letteralmente per “non assicurato” e “non disponibile” … la nozione più importante da ritenere circa queste due diciture non è tanto tuttavia il loro significato letterale, quanto il fatto che un veicolo non può essere considerato senza sinistri per gli anni in cui compaiono tali sigle, il che comporta normalmente aggravi di tariffa rispetto a chi, pur presentandosi con la medesima classe di merito, ha invece segnato 0 sulla griglia al posto di queste due letterine. Il fatto che un veicolo non si consideri senza sinistri in presenza di NA e ND sull’ATR spiega anche come mai le classi di merito acquisite con la Legge Bersani sono più costose per il cliente rispetto alle stesse guadagnate sul campo guidando senza provocare incidenti che diano adito a richieste di risarcimento … il discorso relativo alla portabilità completa dell’attestato di rischio è assai delicato e discusso da anni, ma qua entreremmo in un discorso che merita un approfondimento a parte, che faremo in un apposito post.
Gli attestati di rischio sono tutti uguali?
Cercando di capire come leggere l’attestato di rischio un errore in cui si può incorrere frequentemente è quello di pensare che passando da un’impresa di assicurazione a un’altra tali attestati non siano più uguali o che, peggio ancora, non mantengano la stessa classe di merito … questo è dovuto a un po’di confusione per quanto riguarda il layout e la disposizione dei dati, poiché nella realtà non vi è alcuna differenza, cambiando compagnia assicurativa, per quanto riguarda le griglie della sinistrosità pregressa, tantomeno si perde la classe di merito acquisita solo perché si passa da un marchio a un altro … in questo ultimo caso la confusione è generata quasi sicuramente dal fatto che spesso il cliente si fissa sulle classi interne di bonus malus, nella pratica ormai quasi inutili, mentre la tariffa viene calcolata sulla classe universale (indicata solitamente come CU), istituita appositamente per uniformare tutti gli ATR delle molte compagnie che lavorano in Italia ed evitare spiacevoli “scivoloni” in classi di merito più alte.
Come si legge la griglia dei sinistri con concorso di colpa?
Quando abbiamo compreso come funziona la lettura dell’attestato di rischio nelle sue due componenti fondamentali (indicazione della CU e tabella della sinistrosità pregressa) possiamo anche approfondire l’ultimo dato che vedremo riportato, generalmente di poco peso poiché il 99% degli ATR non reca sinistri a riguardo, ovvero la griglia degli incidenti con concorso di colpa: normalmente si tende a definire i sinistri i maniera inequivocabile (forse oggi più di qualche anno fa), ma esiste comunque la possibilità che nell’impatto tra due mezzi entrambi siano ritenuti responsabili dell’incidente, o con la stessa percentuale (ovviamente 50 e 50%) o uno dei due in maniera maggioritaria rispetto all’altro.
Il concorso di colpa per percentuali inferiori al 51% non determina l’aumento della classe di merito, ma vale semplicemente come “ammonizione” poiché, una volta commesso un altro sinistro che porti tale percentuale sopra al 51% nel corso dei 5 anni di osservazione dell’attestato di rischio, scatterà il malus e l’aumento di 2 classi esattamente come quando si è nel torto completo.
In definitiva possiamo affermare che non è difficile capire come si legge l’attestato di rischio, a patto che conosciamo le conseguenze della presenza delle diciture N.A. ed N.D. e la differenza tra classe di merito universale CU e classi interne di bonus malus, variabili da una compagnia assicurativa all’altra … le regole ovviamente valgono per tutto il ramo RC Auto, compresi moto, scooter, autocarri ecc.