Politiche keynesiane per salvare l’italia?

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In questi giorni si parla molto di politiche keynesiane per salvare l’Italia, probabilmente perché dopo le dimissioni di Mario Monti sono in molti a credere che sia necessario dare una svolta all’economia del Paese vedendo le scelte dell’ex premier troppo liberiste e al contempo estremamente rigide ed orientate all’austerità.

Cerchiamo di chiarire cosa si intenda con keynesianesimo, e quali sarebbero le ripercussioni sull’economia in genere, con un occhio di riguardo al mondo delle assicurazioni  che rappresenta sempre l’argomento principale del nostro blog.

Cosa sono le politiche keynesiane?

Prima di fare le debite considerazioni cerchiamo innanzitutto di spiegare cosa sono le politiche keynesiane in poche righe (cosa non facile e sicuramente riduttiva, ma noi diremo solo ciò che è utile a capire la situazione attuale): contrariamente al principio del lassez-faire proprio del liberismo John Maynard Keynes e la scuola scuola sostennero che il mercato “lasciato fare” da solo non risolverà i problemi di benessere, retribuzioni e occupazione, e che pertanto è necessario un sostegno statale alla domanda di beni, tramite provvedimenti ad hoc volti a incentivare la stessa … si capisce immediatamente come la politica keynesiana sia abbastanza antitetica al modello di Mario Monti, che d’altronde -è giusto dirlo- essendo stato chiamato alla guida del Governo per portare austerità e rigidità, non poteva certamente profondersi più di tanto ad alimentare la domanda tramite il sostegno pubblico; egli stesso non ha esitato a definire “vecchie” le idee che abbiamo enunciato sopra.

politiche keynesiane

Effetti delle politiche keynesiane sulle assicurazioni

Se personaggi come Mario Monti, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sono sempre stati lontani dalle idee del padre della macroeconomia, lo stesso non si può dire di Pierluigi Bersani, che ha spesso mixato nelle sue idee il liberisimo con il keynesianesimo, o di Nichi Vendola, che a dispetto delle ideologie sottostanti la sinistra è assai più vicino a Keynes che a Marx in quanto a politica economica.

Cosa dobbiamo aspettarci dunque dall’emergere delle politiche keynesiane in Italia nel settore assicurativo?

innanzitutto le ripercussioni maggiori sarebbero sulla sanità, poiché uno stato sociale potente frenerebbe immediatamente sul discorso sanità privata. Le assicurazioni pubbliche sarebbero sempre più presenti e sempre meno si ricorrerebbe a provvedimenti per le polizze private obbligatorie (ad esempio quella per le calamità naturali che sta introducendo il ministro Clini in questi giorni). Forse un bene per i cittadini, un’occasione persa per gli assicuratori sicuramente.

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