Non sappiamo ancora se Mario Monti si candiderà o no come Presidente del Consiglio alle elezioni 2013, ma possiamo affermare con certezza che l’attuale governo, pur dopo le dimissioni del Premier, sta andando avanti nel processo di riforme che sta cambiando il mondo delle assicurazioni e non solo.
Calamità naturali: pronta l’assicurazione obbligatoria
La notizia del giorno è che il Ministro Clini presenterà al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il disegno per premunirsi dalle calamità naturali: il governo Monti va dunque avanti sulla sua linea che dovrebbe risolvere il drammatico problema della sottoassicurazione per il rischio casa in una Paese come l’Italia a forte rischio idrogeologico. Non sappiamo se la scelta dell’assicurazione casa obbligatoria piacerà a tutti e se non ci fossero i soldi per pensare misure alternative, ma di sicuro avere una tutela in caso di terremoti, inondazioni o frane servirà a salvare se non dal dramma umano almeno da quello economico migliaia di persone nei decenni a venire (visto e considerato che la situazione di rischio in Italia sembra andare aumentando nel corso degli anni).
Le zone a rischio saranno inabitabili
All’interno di questa radicale riforma non compare tuttavia solo il discorso assicurativo: il governo Monti sta mettendo in atto anche una strategia di prevenzione del rischio alla radice, poiché sarà stabilito che le zone considerate ad alto rischio idrogeologico non potranno più essere edificabili, il che dovrebbe scongiurare un peggioramento della situazione, quanto meno sul fronte delle vittime di una possibile catastrofe.
Difesa idraulica obbligatoria
Le opere di difesa idraulica (principalmente manutenzione dei corsi d’acqua) diventeranno obbligatorie per legge, mentre quando possibile si dovrà evitare per le nuove edificazioni di deviare il corso di fiumi e torrenti, la nuova legge contiene inoltre disposizioni generali volte a ridurre al minimo la cementificazione di nuove aree.
Alberi autoctoni in Italia al posto di pini e abeti
Il governo Monti si sta muovendo anche allo scopo di incentivare gli alberi autoctoni d’Italia al posto di abeti e pini, importati ma ormai onnipresenti sul nostro territorio.
Tutte le misure volte a ridurre il rischio idrogeologico dovrebbero in teoria riflettersi positivamente nel tempo sul premio dell’assicurazione casa obbligatoria, poiché i dati verrebbero rivisti con cadenza quadriennale, il governo Monti (tramite il Ministro Clini) fa inoltre sapere che il costo del pacchetto è di 40 miliardi di euro, cifra che potrebbe sembrare enorme, ma diventa irrisoria se confrontata a quelle che sono le uscite dalle casse dello Stato italiano per riparare i danni del maltempo.