In Italia centauri prudenti ma RC moto alle stelle

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Secondo un’indagine dell’AMCMA Confindustria (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) i motociclisti italiani guidano i loro mezzi con prudenza rispetto ad altri centauri europei, ma non vengono premiati dalle assicurazioni, che continuano ad applicare le tariffe più alte su base continentale. Vediamo cosa è emerso dalla ricerca e quali possono essere le soluzioni.

 

Pochi incidenti in più, ma meno gravi

I dati relativi alla sicurezza stradale su due ruote sono confortanti: se da un lato gli incidenti sono leggermente aumentati (+1,1%, che equivale a 75.193 sinistri) dall’altro bisogna registrare il calo di urti con gravi conseguenze (i morti sono scesi del 19% sui ciclomotori e del 2,1% su moto e scooter, mentre i feriti sono calati del 5,2% sui motorini e aumentati del 4,1% sui motocicli) … i numeri danno un’idea di miglioramento ma di per sé non basterebbero a fare parlare di prudenza da parte dei motociclisti, ma il discorso cambia se anzi che limitarci a considerare i dati nella loro neutralità andiamo a vedere quali sono le cause più frequenti di incidente sulle due ruote.

I motociclisti subiscono più incidenti di quanti non ne provochino

Se andiamo a vedere i dati più nel dettaglio notiamo come, sul totale degli incidenti in cui sono rimasti coinvolti, i motociclisti ne abbiano provocato solo il 38%, mentre nel 50% dei casi il sinistro è stato provocato da un altro mezzo (per il restante 12% la colpa risiederebbe in agenti esterni non imputabili direttamente ad alcuno). Tra le cause di incidente in cui incappano incolpevolmente i piloti italiani occorre segnalare il grande numero di ostacoli, sia mobili sia fissi, che si incontrano lungo la strada.

Assicurazioni RC moto ingiustificatamente care

Se rispetto ad altri Stati confinanti il numero di incidenti in rapporto alle moto circolanti è basso, lo stesso non si può dire delle assicurazioni RC moto, ingiustificatamente costose.

Considerato che l’Italia è il Paese in cui circolano più motociclisti in Europa (circa 8.600.000) i 75.000 sinistri sono una cifra ragionevole, sicuramente più bassa dei numeri di Francia e Gran Bretagna (quest’ultima pur avendo assicurazioni per i motocicli più economiche delle nostre ha il triste primato di 3,3 incidenti mortali su 10.000).

Tirando le somme riteniamo che le compagnie assicurative debbano offrire spiegazioni ai centauri del Belpaese, e dirci come mai una polizza può costare fino a dieci volte più che in Germania senza che il tasso di pericolosità dei nostri piloti, dati alla mano, sia più preoccupante.

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