In questo periodo caratterizzato dalle elezioni politiche 2013, abbiamo cercato di dare voce a tutti i partiti politici che hanno espresso la loro opinione circa la situazione RC Auto in Italia, ed in particolare in certe province del Sud, prima tra tutte Napoli e Caserta.
Mentre scriviamo questo post non conosciamo ancora i risultati definitivi dello spoglio, ma possiamo finalmente affermare che anche il M5S ha detto la propria su questa spinosa questione, e possiamo riportare le parole di Sergio Puglia, capolista al Senato per il movimento capitanato da Beppe Grillo, per questioni inerenti al silenzio elettorale pubblicheremo dunque questo post dopo che è stato scritto.
Stop al caro RCA, o statalizzare le assicurazioni
Sergio Puglia appare conciso e drastico: per lui dal momento che è stato leso il diritto di “eguaglianza” si deve correre ai ripari al più presto, o in alternativa creare un calmiere dei prezzi, se necessario ricorrendo anche alla statalizzazione. L’idea di base del Movimento 5 Stelle è analoga a quella che già si vorrebbe applicare per le banche, ovvero la creazione di una compagnia statale pronta a fare concorrenza ai privati ed assumere i rischi a prezzi contenuti anche nelle province in cui le tariffe sono oggettivamente troppo care.
Ingerenza dello Stato davvero fattibile?
Da un certo punto di vista creare una compagnia statale che faccia concorrenza alle assicurazioni private sarebbe sicuramente una soluzione efficace al problema RC Auto, dall’altro occorre realisticamente interrogarsi se una simile idea non si configuri come ingerenza pubblica in affari privati, e se non sarebbe meglio che lo Stato si limitasse a imporre delle norme per calmierare i prezzi alle compagnie assicurative già esistenti.
Non sappiamo se di fatto sia plausibile immaginare una soluzione tanto invasiva, di sicuro ci sentiamo di lodarla per il coraggio della proposta e l’efficacia che essa avrebbe fin da subito nel mercato assicurativo, qualcuno dirà che le proposte di Bersani e Monti sono più realizzabil, di sicuro faranno la differenza sul completo disinteresse al problema assicurazioni al Sud dimostrato da Silvio Berlusconi.
