Rivoluzione Assicurazioni: cambia la Legge Bersani

La rivoluzione delle assicurazioni sembra essere iniziata: nell’ambito del Ddl Concorrenza una delle novità che finora sembrano essere passate sotto traccia, ma che avranno sicuramente grosse ripercussioni sui clienti RC Auto riguarda l’art. 134 comma 4-bis del Codice delle Assicurazioni: in poche parole cambia la Legge Bersani. Vediamo dunque di fare chiarezza su questo argomento, ancora ben poco dibattuto sui quotidiani nazionali e sui blog specializzati, cercando di capire dove sta la novità e chi se ne potrà avvantaggiare.

Chi prende la classe di merito Bersani non sarà più discriminato

Una delle questioni più dibattute circa la legge Bersani sulle assicurazioni riguardava le differenze di premio applicate a chi aveva usufruito della stessa e a chi invece la propria classe di merito l’aveva guadagnata “sul campo” in tanti anni di guida senza causare incidenti. Senza negare la bontà del provvedimento in essere in molti contestavano il fatto che vi fossero compagnie (non tutte a dire il vero) che applicassero tariffe diverse alla stessa classe di merito universale, a seconda che questa fosse stata acquisita o meno con la legge Bersani. Il Ddl Concorrenza voluto dal governo Renzi sembra eliminare questa che viene chiamata “discriminazione” nel testo di legge, grazie all’aggiunta di un paragrafo all’art. 134 comma 4-bis del Codice.

Come cambia l’art. 134 comma 4-bis

L’art. 5 del Ddl Concorrenza recita così:

a) al comma 4-bis, dopo le parole «non può assegnare al contratto una classe di
merito più sfavorevole rispetto a quella risultante dall’ultimo attestato di rischio
conseguito sul veicolo già assicurato», sono aggiunte le seguenti «e non può
discriminare in funzione della durata del rapporto garantendo, nell’ambito della
classe di merito, le condizioni di premio assegnate agli assicurati aventi le stesse
caratteristiche di rischio del soggetto che stipula il nuovo contratto.»;

Questo nella pratica significa che a parità di classe di merito e del profilo di rischio (età del proprietario, dell’auto stessa, potenza del motore ecc.) due diversi clienti dovranno pagare alla compagnia di assicurazioni la medesima cifra per avere l’assicurazione RC Auto, indipendentemente dal fatto che tale CU sia stata acquisita con la legge Bersani o meno.

Alcuni dubbi sulla nuova legge

Come spesso accade in ambito assicurativo la legge non toglie ogni dubbio a riguardo: se da un lato ora sappiamo per certo che “nell’ambito della classe di merito” la durata del rapporto con la compagnia assicurativa non costituirà più un fattore discriminante quando si approfitta della legge Bersani, dall’altro questo potrebbe volere dire 2 cose differenti:

• scompariranno le differenze di premio tanto che una persona sia in una determinata classe di merito (poniamo ad esempio la CU 8) indipendentemente dalla storia assicurativa pregressa
• scompariranno le differenze di premio solamente a parità di storia assicurativa pregressa (quindi una CU 8 acquisita con la legge Bersani pagherà tanto quanto una “normale” CU 8 solamente dopo 5 anni, quando tutti gli NA sull’attestato di rischio saranno scomparsi)

la differenza non è di poco conto, poiché se si verificasse la seconda ipotesi si vedrebbe posticipata di 5 anni la parità di trattamento, ma del resto non si può certo affermare che la sola classe di merito basti a dare valore all’attestato di rischio, poiché il rischio che la compagnia corre ad assicurare una persona che non ha una storia assicurativa pregressa non può essere statisticamente lo stesso di un’altra persona che ha guidato in maniera virtuosa per i 5 anni precedenti.

Conclusioni

Insomma, a seguito degli effetti del Ddl Concorrenza 2015 cambia la legge Bersani, questa è l’unica certezza, ma il legislatore non ha ancora bene chiarito in che modo, come le compagnie di assicurazione non si sono ancora pronunciate su quali saranno gli effetti sulle tariffe.