Nel mondo delle assicurazioni il lavoro non manca mai, e anche in tempo di crisi non è raro leggere di offerte di lavoro rivolte a giovani neolaureati o diplomati con la promessa di un posto che può regalare nel tempo soddisfazioni, carriera e soldi. Oggi cerchiamo di fare un po’di chiarezza riguardo ai guadagni di un consulente assicurativo, ovvero quello che con un gergo poco simpatico potrebbe essere definito “l’ultima ruota del carro nel mondo delle assicurazioni”, spiegando quello che spesso gli annunci di lavoro non ci dicono.
1- Non contate sullo stipendio fisso
Chi lavora in questo settore da tanti anni lo sa bene: lo stipendio fisso è uno specchietto per le allodole su cui non si può fare alcun affidamento. Non che con questa affermazione si intenda screditare chi lo offre ai neoassunti, ma quando vi trovate a valutare se scegliere o meno di intraprendere questa professione dovete entrare nell’ordine di idee che il lavoro viene pagato a provvigione, e che a seconda dei contratti che vi vengono proposti la quota fissa viene erogata o solo per i primi mesi (in cui si dà per scontato che il volume d’affari da voi prodotto non possa ancora garantirvi un’esistenza dignitosa) o in ogni caso può essere soggetto a variazioni, anche drastiche, nel caso la vostra produzione di polizze dovesse essere giudicata insoddisfacente dalla direzione o dall’agente generale. L’unico modo certo per ottenere guadagni alti è produrre un buon numero di contratti e lavorare bene in modo da fidelizzare i clienti.
2-Non puntate sulle polizze vita
Sebbene stipulare polizze vita sia un’attività del tutto consigliabile quando si fa l’assicuratore, i guadagni di un consulente assicurativo devono necessariamente passare prima di tutto per la produzione di polizze danni, attività che sicuramente richiede maggiore esperienza e professionalità, ma che è l’unica che nel tempo ci garantisce una continuità di guadagno anche in caso di periodi bui. L’unica eccezione che ci sentiamo di suggerirvi riguarda le cosiddette TCM (assicurazione temporanea caso morte), che pur essendo una polizza vita garantisce comunque la possibilità di percepire provvigioni soddisfacenti anno dopo anno senza vincolare il cliente al versamento. Dunque diciamo sì alla stipula di piani d’accumulo, pensioni integrative, polizze PIP e quant’altro, ma al contempo vi consigliamo di diffidare da quelle agenzie che vi assumeranno specificandovi che dovrete occuparvi quasi esclusivamente di questo genere di assicurazioni.
3-Occhio alle tariffe
Lavorare sulle polizze danni è meglio per la vostra tranquillità economica, e questo lo abbiamo detto prima … ma se la compagnia che vi assume non ha tariffe soddisfacenti? la faccenda si complica! Vi consigliamo prima di firmare un contratto di domandare esplicitamente in sede di colloquio quale sia l’effettiva competitività della compagnia per le polizze RC Auto e Moto, infortuni, casa (che sono le più richieste) … farete bella figura perché porrete un quesito intelligente, e in più acquisirete un’informazione decisiva per la vostra carriera e i vostri guadagni.
4-Preferite un agente plurimandatario
Visto che l’era del monomandato è finita da un pezzo il consiglio è di preferire i lavori in regime di plurimandato, poiché i guadagni di un consulente assicurativo saranno tanto più alti quante più frecce ha al proprio arco. Fai attenzione, poichè esistono agenti di alcune compagnie (Ina Assitalia, Generali, Allianz e Alleanza sono le più conosciute, ma ce ne sono altre) che hanno grosse difficoltà a lavorare come plurimandatari … prima di accettare un lavoro con loro domanda chiaramente se esiste la possibilità di potere lavorare anche con altre compagnie, o anche con altri agenti e subagenti, in caso di risposta negativa fai molta attenzione prima di firmare un contratto, perché in quel caso la tua carriera sarebbe legata a un unico marchio.
5-Non fare polizze agli amici
Nel titolo abbiamo voluto essere un po’drastici, non è che dobbiate rifiutarvi di assicurare i vostri amici, ma vi consigliamo di diffidare da chi vi dice di iniziare da loro … è vero che i guadagni di un consulente assicurativo inizialmente potranno essere più alti con questo metodo, ma salterete tutta la gavetta vera, fatta di telefonate, appuntamenti con sconosciuti, interviste conoscitive e quant’altro; rifiutate l’idea di questa partenza ad handicap, a maggior ragione se vi dovessero chiedere di farvi dare a loro volta dai vostri amici altri nominativi di amici, non è così che si diventa assicuratori professionali.