Distrazione Portafoglio Assicurativo: è reato o no?

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Nell’ambito del lavoro di agente assicurativo, subagente o broker capita a volte di doversi confrontare con la pratica denominata distrazione del portafoglio assicurativo. In giurisprudenza si è scritto molto a riguardo (spesso esprimendo anche opinioni in contrasto tra loro), noi vediamo di fare un po’di chiarezza, innanzitutto spiegando cos’è questa pratica, e poi andando a vedere se e quando essa costituisca reato, ed eventualmente cosa si vada a rischiare qualora la si mettesse in atto.

distrazione portafoglio assicurativo

Cos’è la distrazione di portafoglio assicurativo

Per distrazione portafoglio assicurativo si intende la pratica volta a sottrarre clienti ad un altro professionista del settore (presumibilmente presso il quale si è lavorato in precedenza, quindi si tratta di una clientela con la quale si hanno già avuto contatti, anche se -non esistendo una definizione vera e propria- si può tenere in considerazione anche il caso generico).

Quando la distrazione di portafoglio diventa reato?

Va da sé che -nell’ambito della liberalizzazione assicurazioni– la distrazione di portafoglio non possa che essere giudicata una pratica sana, che rende il mercato più concorrenziale e nel lungo periodo porta a un abbassamento delle tariffe, tuttavia non tutti i metodi distrattivi possono essere considerati leciti da utilizzare. Possiamo affermare a grandi linee che questa pratica è legittima a meno che non si ricada nella concorrenza sleale, che viene punita e sanzionata ai sensi di quanto disposto dall’art. 2596 del Codice Civile (Limiti contrattuali della concorrenza) e dell’art. 1751 bis del medesimo codice (Indennità in caso di cessazione del rapporto).

Sottrarre portafoglio in maniera lecita

La distrazione di portafoglio assicurativo dunque è da ritenersi generalmente lecita a meno che:

  • non avvenga accusando slealmente il concorrente di qualcosa
  • non sia stato sottoscritto un patto di non concorrenza (con relativa corresponsione di indennità)

Ovviamente perché l’opera di distrazione sia completata in maniera lecita occorre anche rispettare gli obblighi contrattuali, stiamo parlando in particolare dei tempi e modi di disdetta previsti, generalmente raccomandata a/r almeno 60 giorni prima della scadenza annuale.

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