Tidjane Thiam alla guida di Credit Swisse: una svolta epocale?

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Credit Swisse, seconda banca svizzera, ha nominato come proprio CEO il franco-ivoriano Tidjane Thiam (già amministratore delegato di prudential), e già i giornali parlano di shock culturale nel mondo delle banche e assicurazioni; vediamo i dettagli di questa particolare vicenda.

Chi è Tidjane Thiam

Ora che Tidjane Thiam è uno degli uomini di colore più influenti nell’economia mondiale vale la pena dare un’occhiata al suo curriculum: nato il 29 giugno 1962, discendente da parte di madre della famiglia Yamousso (dalla quale deriva il nome della capitale della Costa d’Avorio Yamoussoukro), nel 1982 fu il primo ivoriano a passare l’esame di ammissione al Politecnico di Parigi; dopo il Politecnico passò alla rinomata École Nationale Supérieure des Mines de Paris.

Nel 1994, richiamato in madrepatria dal Presidente della Costa d’Avorio, accettò di dirigere il National Bureau for Technical Studies and Development (BNETD), negoziando con il Fondo Monetario Internazionale e dirigendo 4.000 uomini; nel 1998 si aggiunse la carica di Ministro dello Sviluppo. A seguito di un colpo di stato militare venne arrestato nel 1999, scontata la prigionia iniziò la sua carriera in Europa, principalmente nel settore delle assicurazioni.

Nel 2002 divenne manager di Aviva, che lasciò nel 2007 per prendere le redini di Prudential plc, fino all’approdo nel 2015 in Credit Swisse.

tidjane thiam

Il manager di colore crea uno shock culturale

Non sappiamo come l’abbia presa il cittadino svizzero medio, sta di fatto che il nuovo incarico di Tidjane Thiam ha procurato quello che i telegiornali elvetici non hanno esitato a definire uno shock culturale … nonostante lo smarrimento che questa scelta ha apparentemente creato, alla borsa il cambio al vertice della banca svizzera è piaciuto, tanto che subito dopo la notizia le quotazioni di Credit Swisse sono salite del 7,84%.

Problemi in Canton Ticino e nella Svizzera tedesca

Stando al parere dei sociologi svizzeri la nomina di Tidjane Thiam alla guida di Credit Swisse non sarà presa bene specialmente in canton Ticino e nella Svizzera tedesca, le due zone della nazione a più alto tasso di razzismo nei confronti dei neri, mentre creerà meno problemi nel resto del Paese. L’opinione degli esperti è comunque orientata positivamente, perché si ritiene che anche se alla gente comune la presenza di un africano alla guida della seconda banca svizzera potrà causare malumore, il mondo dell’economia è sufficentemente aperto da non farsi influenzare dalle tendenze razziste, anzi probabilmente apprezzerà la modernità della scelta di questo colosso bancario.

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1 commento

  1. per tentare di essere “normali” dovremmo prima di tutto vincere il razzismo strisciante che é in noi. Che é in questo commento “Il manager di colore crea uno shock culturale” immaginando lo shock nei cittadini svizzeri che invece é in chi scrive l’articolo. Li si vorrebbe sempre sottosviluppati e sotto-stimati per poter avere pietà di loro e sentirci in questo modo migliori. Ma migliori di chi? Questo personaggio non é stato messo alla guida del Credit Swisse perché é “di colore” ma perché evidentemente era la persona più adatta a ricoprire quella carica in questo momento. Non credo che a un cittadino svizzero un presidente di banca ivoriano stupisca maggiormente di un presidente cinese o italiano. Penso invece che agli svizzeri vada benissimo un presidente di banca che fa aumentare di valore ai loro depositi di quale etnia esso sia. Blocchiamo sul nascere questa costante evidenziazione della diversità (autista rumeno investe un pedone…….Rom commettono un furto….) siamo tutti esseri umani e se cominciamo a chiamare malvivente chi ruba e buon cittadino chi si adopera per gli altri senza etichettarlo con etnia o religione, poi li vedremo uguali a noi.

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