Negli ultimi mesi si è parlato molto dell’introduzione del contrassegno elettronico anche in Italia; si tratterebbe di una innovazione di non poco conto, che tramite l’utilizzo di un microchip renderebbe finalmente possibile il controllo circa l’esistenza della copertura assicurativa senza dovere fermare il mezzo. Questo genere di innovazione è tuttavia disponibile solo grazie all’integrazione tra i dispositivi Targa System e il database Ania, ovvero la banca dati in cui convergono i dati relativi alla polizza RC Auto e moto di ogni italiano. Vediamo dunque come funziona questa banca dati, e qual è la sua effettiva utilità.
Cos’è il database Ania
Il database Ania è una banca dati elettronica che contiene le indicazioni, per ogni auto assicurata in Italia, relative a:
- generalità del proprietario dell’auto
- generalità del contraente dell’assicurazione (se diverso dal proprietario)
- data di stipula dell’ultima polizza RC Auto
- compagnia assicurativa di riferimento
- attestato di rischio (classe di merito e sinistrosità pregressa)
spesso questo database è consultabile in aggiunta ad altre informazioni contenute nelle banche dati Ancitel (per i mezzi rubati), Sives (veicoli sotto sequestro), Motorizzazione Civile (revisioni), nonché ai vari database delle Forze dell’Ordine, anche locali, che custodiscono informazioni di vario genere.
Anche se, come abbiamo ricordato in un articolo recente, al momento il Codice della Strada pone ancora qualche limitazione all’utilizzo del microchip, quando il quadro normativo sarà pronto diventerà semplice per chi effettua i controlli accedere alle banche dati tramite il semplice passaggio di un’automobile o una moto presso un autovelox (vedi il super tecnologico Falco 193), un tutor o la telecamera di un varco ZTL.
Controlli possibili anche su auto estere
Tramite i dispositivi Targa System sarà possibile in ogni caso risalire dalla lettura della targa anche alle informazioni riguardanti i veicoli immatricolati all’estero che transitano sulle strade italiane (attualmente ha aderito la Romania, ma presto arriveranno anche le informazioni riguardanti auto e moto bulgare, polacche tedesche e britanniche).
Insomma, grazie al database Ania sembra che ci sarà vita dura per i truffatori europei che si troveranno a circolare in Italia con veicoli con assicurazione RCA scaduta o peggio ancora inesistente o contraffatta, nella speranza che questo massiccio uso alla repressione delle frodi porti effettivi vantaggi nelle tasche dei cittadini onesti.