Anche le assicurazioni cercano in ogni modo di modernizzarsi e mettersi al passo con la rivoluzione digitale, iniziata da parecchi anni ma non ancora sfruttata a pieno dalle compagnie. L’Ivass, organo di vigilanza, al termine del workshop “La dematerializzazione dell’attestato di rischio r.c. auto: le novità regolamentari. Le possibili soluzioni per le polizze gratuite” ha stabilito una serie di importanti novità riguardanti lo svecchiamento dell’attestato di rischio, che andiamo qui di seguito a riassumere.
Cosa cambia nell’attestato di rischio
Quanto è emerso dal workshop si traduce sostanzialmente in quattro punti, uno dei quali, quello riguardante l’attestato di rischio, viene così riassunto da Ivass:
della semplificazione, mediante ricorso all’innovazione tecnologica in luogo della produzione cartacea;
e ancora:
- consegna dell’attestato per via telematica;
- acquisizione diretta dell’attestato in via telematica da parte dell’impresa in sede di stipula del contratto.
Insomma, gli attestati sembrano finalmente destinati a viaggiare per via telematica, sia dalla compagnia al cliente, sia dal cliente a un’eventuale nuova compagnia assicurativa nel caso si desiderasse cambiare assicurazione RC Auto.
Come ricevere l’attestato di rischio
La dematerializzazione dell’attestato di rischio porterà, secondo i dettami Ivass, a potere ricevere il documento tramite:
- app di messaggistica istantanea (es. WhatsApp e telegram)
- social network (es. Facebook e Twitter)
Ovviamente chi lo desiderasse può continuare a ricevere il documento via posta come da tradizione.
Al momento non ci è dato di sapere se verrà redatta una vera e propria partnership con i servizi internet più autorevoli, o se invece sarà possibile ricevere l’ATR su qualsiasi app e sito internet di messaggistica istantanea e social networking; del resto come ricorda giustamente Dario Focarelli -direttore generale di Ania- le assicurazioni già da tempo utilizzano questi servizi per comunicare con i propri clienti in maniera informale, con evidenti vantaggi per entrambe le parti, motivo per cui non possiamo che aspettarci evoluzioni positive quando Facebook, WhatsApp e simili verranno utilizzati anche per questioni ufficiali, snellendo le pratiche, aumentando la rapidità di comunicazione, consumando meno carta e, almeno si spera- contribuendo ad ulteriori cali delle tariffe RC Auto, già in atto in Italia da alcuni anni ma non ancora sufficienti a soddisfare le esigenze dei clienti.