Anthem e Cigna: maxi fusione con preoccupazione

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Quella delle maxi fusioni tra compagnie assicurative, che fino ad oggi era una pratica straordinaria, sembra ormai diventata la norma: questa volta tocca ad Anthem e Cigna. operazione costata ben 54,2 miliardi di dollari (48 per l’acquisizione da parte di Anthem, più 6,2 di acquisizione da parte di Cigna) … l’operazione segue di poco quelle avvenute tra Aetna ed Humana e l’operazione commerciale da 13 miliardi di dollari tra UnitedHealth e Catamaran. Andiamo a vedere come sono andate le cose, e per quale motivo queste acquisizioni e fusioni miliardarie stanno iniziando a preoccupare gli esperti del settore.

Anthem e Cigna, trattativa infinita

Non è stata un’operazione facile la fusione tra Anthem e Cigna, tanto che si è conclusa dopo circa un anno di trattative, il più delle volte frenate da Cigna che -per quanto in condizione meno favorevole rispetto alla controparte- aveva più volte rispedito al mittente offerte giudicate troppo basse, oltre ad avere preteso un ruolo di direttore generale e responsabile delle operazioni per il suo ex leader David Cordani. In questi giorni si è finalmente arrivati a un accordo definitivo che ha messo in sintonia le parti, che ora andranno a formare un vero e proprio colosso che -solo in termini di riduzione dei costi- genererà 2 miliardi di dollari all’anno, e produrrà un fatturato stimato presumibilmente in 115 miliardi di dollari annui.

athem cigna

Poca concorrenza in settori in cui andrebbe aumentata

Le continue maxi fusione nel settore delle assicurazioni stanno iniziando a preoccupare a causa della situazione sempre meno concorrenziale che stanno andando a creare; diventa imbarazzante anche il ruolo dell’antitrust, che fino ad oggi non ha posto particolari limiti a questi fenomeni di concentrazione delle aziende, che tuttavia sono stati tanti e di tale importanza fino ad oggi da costringere gli esperti del settore ad una vera e propria presa di coscienza, dal momento che solo nell’ultimo anno i 5 maggiori gruppi delle assicurazioni sanitarie sono diventati 3 maxi compagnie.

Il timore più grande rimane quello di un innalzamento delle tariffe, vista la minore scelta per il cliente, ma oltre a questo si vanno a sommare le legittime preoccupazioni riguardo alle dinamiche di mercato e al comportamenti degli azionisti di fronte a operazioni tanto ampie e di difficile valutazione (alla notizia della fusione sia Cigna che Anthem hanno perso il 3% del valore delle azioni, segno che -almeno nell’immediato- l’operazione ha destato una certa diffidenza).

Concentrazione di aziende non solo nel settore sanitario

Il fenomeno della concentrazione di aziende assicurative negli ultimi tempi non ha investito esclusivamente il segmento relativo alla sanità, basti ricordare la recente notizia della fusione record tra Willis e Tower Watson, che ha fatto parecchio discutere e che ha riguardato più il campo del risk management che quello strettamente legato alla produzione di polizze, segno che questo genere di operazioni riguarda ormai l’intero panorama assicurativo, per la preoccupazione degli addetti e delle associazioni di consumatori.

 

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