Nell’ambito del DDL Concorrenza spicca una notizia potenzialmente interessante per gli assicurati RC Auto che risiedono nelle province più care d’Italia: è passato alla Camera dei Deputati il cosiddetto emendamento “RC Auto Equa”, voluto dal Movimento 5 Stelle per arginare il fenomeno delle discriminazioni assicurative. Noi di assicuri.com, che abbiamo seguito fin dall’inizio i lavori per la presentazione dell’emendamento,non potevamo esimerci dal dare risalto alla notizia, anche perché la conseguenza (se la legge dovesse terminare il suo iter senza sostanziali variazioni) potrebbe essere l’istituzione di una tariffa unica, come richiesto da tempo da alcune associazioni di automobilisti virtuosi.
Luigi Di Maio firma l’emendamento che può cambiare il mondo dell’RC Auto
“Paghi un botto di RC Auto? Il Movimento 5 Stelle ce l’ha quasi fatta!”questo l’altisonante incipit del comunicato di Luigi Di Maio sul suo profilo Facebook pochi giorni fa, all’indomani del passaggio dell’emendamento “RC Auto Equa” alla Camera dei Deputati. Il progetto, promosso dal Senatore Sergio Puglia, ha come fine ultimo quello di permettere agli assicurati che non fanno incidenti da 5 anni di accedere a una tariffa unica RC Auto, che non discriminerà più a seconda della provincia di residenza … un bel guadagno per chi, senza avere commesso incidenti, si trova a pagare cifre spesso superiori a 1.000 euro all’anno per assicurare il proprio mezzo, solamente perché risiede a contatto con persone che hanno commesso sinistri con colpa.
Virtuosi dopo solo 5 anni
Come fa notare Luigi Di Maio su Facebook, si accede alla tariffa unica per i virtuosi dopo soli 5 anni senza incidenti, mentre non si fa menzione circa l’appartenenza alla classe di merito 1 … questa è una notizia di enorme interesse, poiché fino ad oggi si erano sempre considerati virtuosi gli automobilisti in CU 1 con attestato di rischio completo e senza sinistri … stando a quanto scritto dal deputato Di Maio invece potrebbe accedere allatariffa RC Auto agevolata anche chi è in una classe di merito alta, a patto che presenti un attestato di rischio (ormai dematerializzato!) completo e “tutto a zero” come si suol dire.
