Che l’installazione massiccia dei dispositivi tipo scatola nera sulle auto degli italiani potesse fornire un grosso aiuto per quanto riguarda la sicurezza stradale lo sapevamo, che le assicurazioni avrebbero usato le informazioni per studiare il comportamento alla guida delle persone potevamo immaginarlo, ma UnipolSai è stata la prima compagnia che ha reso pubbliche anche ai consumatori le informazioni raccolte, elaborate in forma di statistica.
Andiamo dunque a vedere cosa è emerso sul reale utilizzo dell’auto da parte degli italiani, si tratta di dati interessanti, che costruiscono un quadro un po’diverso da quello che fino ad oggi si era intuito in mancanza di dati certi.
I giovani non “corrono” più degli anziani
Primo mito da sfatare è quello che vuole i giovani più “sportivi” alla guida rispetto ai conducenti esperti: le nuove leve si dimostrano assai prudenti, e la loro velocità media è appena 1,7 km/h superiore rispetto agli anziani … se tuttavia si considera che dalla statistica emerge un uso considerevolmente maggiore del mezzo nelle ore notturne da parte dei giovani possiamo tranquillamente affermare che essi, a parità di condizioni di traffico, guidino a una velocità leggermente inferiore rispetto a chi ha preso la patente molto tempo fa.
Si guida piano, spesso e per tratte brevi
Gli italiani trascorrono in media 1 ora e 27 minuti al giorno alla guida, a una velocità media di 30,7 km/h, e chi vive in cittadine medio piccole utilizza l’auto più spesso di chi vive nelle aree metropolitane.
Chi vive al sud Italia trascorre più tempo in auto rispetto agli abitanti del nord.
Se da un lato potevamo già immaginare che in città l’auto sia meno usata che in paese, dall’altro sorprende sicuramente notare quanto tempo si trascorra alla guida, presumibilmente in aree spesso congestionate dal traffico o ricche di semafori, almeno a giudicare dalla velocità media.
Il Molise è la regione in cui si guida di più, la Liguria quella in cui si guida meno
I molisani sono quelli che guidano per più kilometri, ben 14.372 in un anno, mentre i liguri riescono a fare a meno dell’auto più di tutti gli altri (appena 10.453 km annui percorsi); c’è da dire che se avessimo una statistica dedicata unicamente all’utilizzo degli scooter e delle moto in Italia i liguri probabilmente vincerebbero a mani basse!
Dietro al Molise si piazzano l’Umbria (14.301 km) e il Veneto (13.966 km).
Rovigo è la provincia in cui si guida di più, mentre Genova quella in cui si usa meno l’auto
Gli abitanti di Rovigo e provincia percorrono in media 17.300 km all’anno, più che a Ferrara (15.455) e a Perugia (14.939). I genovesi chiudono la classifica con 10.038 km all’anno, tallonati dai palermitani, con i loro 10.369 km all’anno.
In Sardegna si guida quasi 6 giorni su 7
I sardi sono quelli che in Italia utilizzano l’auto più spesso (quasi 6 giorni su 7), anche in questo caso la regione in cui si utilizza l’auto per meno giorni in un anno è la Liguria.
In Campania i più lenti alla guida, in Trentino Alto Adige i più veloci
La Campania è la regione in cui si guida più lentamente (chi ci è stato sa quanto sia la regione con il più alto tasso di strade congestionate dal traffico in Italia e forse in Europa), appena 25,7 km/h di media, mentre in Trentino Alto Adige l’alto numero di strade sgombre porta la velocità media a 37 km/h.
In Sicilia si guida di notte più che in ogni altro posto
La Sicilia è di gran lunga la regione in cui si percorrono più kilometri in notturna, il 5,12% del totale, mentre è il Friuli Venezia Giulia il luogo in cui la percentuale di km diurni è maggiore (il 96,53%).
Le auto aziendali sono molto più a rischio delle altre
L’ultimo dato che estrapoliamo per voi dalle statistiche del rapporto fornito dall’osservatorio UnipolSai riguarda le auto aziendali, che risultano essere di gran lunga più a rischio dei mezzi condotti per uso privato: vengono utilizzati per più ore al giorno, per un numero maggiore di giorni all’anno, a velocità urbane ed extraurbane maggiori.
4 milioni di scatole nere, di cui il 60% UnipolSai
La statistica risulta essere attendibile in virtù del fatto che UnipolSai detiene il 60% del mercato delle assicurazioni con scatola nera, su un totale di 4 milioni di veicoli assicurati in Italia con questo metodo. Il mercato per questo genere di polizze è destinato a crescere ulteriormente, poiché il nuovo DDL Concorrenza voluto dal governo Renzi prevede soglie minime di sconto per chi decida di installare questo tipo di dispositivi sulla propria autovettura (soglie minime che non piacciono tra l’altro proprio a UnipolSai, che in audizione al Senato ha fatto notare come la predeterminazione di uno sconto minimo potrebbe intaccare l’equilibrio tariffario che sta attualmente portando a continue diminuzioni dei prezzi delle assicurazioni RC Auto in tutta Italia).