Ci sono norme che hanno vita talmente breve … che rischiano di essere abolite prima ancora di diventare legge! è questo il caso della Tariffa Unica RC Auto (comunemente detta Tariffa Italia), osteggiata dalle compagnie assicurative, dagli attuari che curano le statistiche sottostanti alle tariffe delle polizze auto ma fortemente voluta da alcuni senatori che -da più schieramenti politici- ne avevano chiesto l’introduzione.
Vediamo cosa sta succedendo in Senato e perché la Tariffa Unica è già a rischio
Leonardo Impegno -deputato PD- aveva pensato la Tariffa Unica RC Auto in modo che gli automobilisti virtuosi avessero una polizza RC Auto di uguale prezzo in ogni provincia d’Italia, il comma 2 dell’art. 7 DDL Concorrenza recitava infatti:
Per i contraenti residenti nelle regioni con costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, superiore alla media nazionale, che non abbiano effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo pari ad almeno cinque anni e che abbiano installato il dispositivo di cui all’articolo 132-ter, comma 1, lettera b), del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, introdotto dall’articolo 3, comma 1, della presente legge, l’IVASS stabilisce una percentuale di sconto minima tale da commisurare la tariffa loro applicata a quella media applicabile a un assicurato, con le medesime caratteristiche soggettive e collocato nella medesima classe di merito, residente nelle regioni con un costo medio del premio inferiore alla media nazionale, riferito allo stesso periodo.
Adesso, con i nuovi emendamenti voluti da Salvatore Tomaselli (PD) e Luigi Marino (AP) si rischia di snaturare l’anima della norma, dando la possibilità alle compagnie di concedere sconti su base predeterminata.
Inizialmente si pensava che la nuova disposizione non influisse su Tariffa Italia, ma in realtà pare che questa andrebbe a sostituire il tanto sospirato provvedimento volto ad omogeneizzare le tariffe in tutta la nazione.
Lucio Romano: sbagliata l’abolizione di Tariffa Italia
Lucio Romano (PD) pone l’accento sulle discriminazioni territoriali, facendo notare come l’abolizione di Tariffa Italia sia sbagliata nei confronti dei cittadini meridionali che hanno una condotta automobilistica ineccepibile, “visto che nelle regioni meridionali i costi delle assicurazioni sono decisamente più alti e talvolta insostenibili”, riteniamo che ci sia del vero nelle parole del senatore, che ha già presentato un subemendamento, sottoscritto da altri colleghi, che pone una modifica per evitare ulteriori penalizzazioni ai cittadini meridionali, chiedendo il rispetto del principio costituzionale di eguaglianza.