CIG Pannonia: compagnia assicurativa vicina al fallimento?

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Sono già alcuni mesi che la compagnia assicurativa ungherese CIG Pannonia desta preoccupazioni anche in Italia, e le notizie che stanno arrivando da Budapest non sono certo confortanti.

Vediamo di ripercorrere in breve la storia del tracollo di questa azienda, la cui sospensione dell’attività è stata segnalata da IVASS già da diverse settimane.

CIG Pannonia: cauzioni e polizze vita

La compagnia assicurativa viene fondata a Budapest nel 2007, raccogliendo personaggi noti del mondo della finanza ungherese, tra cui l’ex Ministro delle Finanze Zsigmond Járai;

ben presto la compagnia ha espanso il proprio raggio di interessi in Romania e Slovacchia, ma a quanto pare quello che sta risultando fatale all’azienda è stato proprio l’approdo in Italia.

Fideiussioni gaming: rischi troppo alti

A quanto pare CIG Pannonia sta andando bene in diversi Paesi europei e settori di attività, ma quello che ha messo in difficoltà l’azienda sono state le fideiussioni gaming contratte in Italia, rivelatosi a posteriori molto più rischiose del previsto.

Per fideiussioni gaming si intendono quelle necessarie per la gestione di sale slot, bingo, sale scommesse sportive, siti di scommesse online e società che stipulano accordi con i gestori per sistemi VLT e AWP.

Attività sospesa in Italia

Come comunicato da Ivass l’azienda ha deciso di sospendere l’attività di distribuzione di polizze fideiussorie in Italia proprio perchè sorpresa dal rischio alto al quale si è esposta assicurando i nostri connazionali per il settore gaming, operazione che comporterà un calo del 30% circa nella vendita di assicurazioni sul nostro territorio.

Attesa per gli sviluppi della situazione

Non rimane quindi che attendere per conoscere il futuro di questa compagnia assicurativa, che attualmente pare abbastanza vicina al fallimento nonostante le sue attività extra Italia siano soddisfacenti;

Magyar Nemzeti Bank – MNB (l’organo di vigilanza ungherese) al momento si è limitata a comunicare la sospensione della distribuzione di fideiussioni in Italia, attendiamo ulteriori comunicazioni circa un ribaltamento della situazione o un non auspicato fallimento dell’azienda.

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