Coronavirus e assicurazione viaggi: le cose da sapere

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Passata la fase acuta dell’emergenza sanitaria ci ritroviamo con le frontiere aperte, la possibilità di andare in vacanza in Italia e all’estero e la pandemia del coronavirus sicuramente assai meno pericolosa di prima, ma con un rischio ancora lontano dall’essere prossimo allo zero;

anche se i viaggi internazionali non sono più ufficialmente sconsigliati e si può espatriare anche per piacere personale, rimangono in turisti e viaggiatori parecchi dubbi circa le coperture assicurative e l’eventuale risarcimento dei danni subiti a causa del Covid-19;

vediamo dunque di fare chiarezza su questo argomento, tanto attuale quanto complesso, indicando le cose da sapere e fornendo alcuni riferimenti utili per chi volesse approfondire la questione.

Ogni assicurazione decide per sé

Iniziamo subito col dire che non esiste una regola generale:

se la domanda è “le assicurazioni viaggio coprono il coronavirus?” la risposta non può che essere “dipende”, poiché le compagnie sono enti privati, e ognuna di esse adotta a riguardo la politica che ritiene più adatta per la propria salvaguardia.

Quello che le assicurazioni dovrebbero sicuramente fare, indipendentemente dal tipo di normativa contrattuale adottata è:

  • Garantire che ai clienti vengano fornite le informazioni più aggiornate sull’epidemia di coronavirus e pubblicare informazioni chiare in merito alla copertura valida e alle loro politiche aziendali.
  • Essere a disposizione dei clienti per segnalare loro quando potrebbe essere ricevuto un risarcimento per il viaggio annullato, le vacanze saltate o l’impossibilità di viaggiare all’estero, così come dovrebbero fare le compagnie aeree e le agenzie di viaggio.
  • Su richiesta esplicita dei loro clienti, aiutarli a considerare una variazione della loro assicurazione di viaggio per coprire una nuova destinazione qualora le persone desiderassero optare per piani di viaggio alternativi.
  • Attuare piani di continuità operativa per poter continuare a gestire i reclami relativi all’assicurazione viaggio in circostanze difficili.
  • Comprendere le difficoltà che i clienti possono avere nell’ottenere i certificati medici e considerare, nel caso, prove alternative che gli stessi potrebbero essere in grado di fornire.

Cosa succede se contraggo il coronavirus all’estero?

La domanda che una compagnia assicurativa si sente porre più spesso, relativamente a questa tematica, è “cosa succede se mi ammalo di coronavirus all’estero?”

In qualunque caso ovviamente la prima cosa da fare è cercare cure mediche adeguate nella nazione che ti ospita. Se ti ammali, informa immediatamente il tuo assicuratore, che ti dirà quali sono le opzioni previste dalla polizza che hai sottoscritto.

Per quanto riguarda l’assicurazione di viaggio, la tua situazione dipenderà da dove ti trovi, da quale trattamento medico ricevi e dalla tua prognosi medica.

Gli assicuratori stanno rispondendo diversamente alla situazione man mano che questa si sviluppa, quindi dovrai chiedere loro consigli e supporto in tempo reale, poiché quanto detto al momento della stipula alcuni mesi dopo potrebbe essere variato (salvo ovviamente le clausole espressamente sottoscritte).

Se ti ammali in Europa, la tua tessera sanitaria darà diritto alle cure alle stesse condizioni di un cittadino locale.

Se sei più lontano, la tua assicurazione di viaggio dovrebbe far fronte a tutte le spese mediche sostenute, a condizione che tu non abbia ignorato i consigli di viaggio del governo. Potresti anche essere in grado di richiedere le spese aggiuntive sostenute a causa del tuo soggiorno prolungato all’estero, come vitto e alloggio per gli altri membri del tuo gruppo.

Se vieni messo in quarantena all’estero, potresti anche essere in grado di richiedere spese vive. E molti assicuratori stanno pagando per richieste di risarcimento per cure mediche e rimpatrio legate al coronavirus. 

Come sempre dunque, il consiglio di consultare il proprio assicuratore è quantomai attuale in caso di coronavirus, argomento delicato e difficile da affrontare in maniera generica.

Coronavirus e rinuncia al volo

Quando si parla di rinunciare al proprio volo aereo (più o meno forzatamente) a causa del coronavirus il consiglio è quello di rivolgersi a specialisti nel settore:

Italia Rimborso ha redatto un’utile guida che spiega come e quando rinunciare al volo, e cosa questo comporta (la trovate seguendo il link);

un altro sito da tenere sempre controllato prima di partire è Viaggiare Sicuri, a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che riporta informazioni e consigli emanati direttamente dall’Unità di crisi della Farnesina.

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