Il complicato mondo delle assicurazioni RC Auto spesso presenta domande alle quali è difficile dare una risposta univoca, e tra queste una delle più comuni è sicuramente “è possibile approfittare dell’RC Auto familiare prendendo la classe di merito da un veicolo cointestato?”
Se da un lato si dice sempre che cointestare il mezzo di trasporto è una pessima idea per l’assicurazione, dall’altro è bene ribadire che questa operazione è sempre possibile, ma è meglio sapere cosa può succedere.
Vediamo di fornire tutto il ventaglio delle risposte possibili, sgombrando il campo dai dubbi più comuni.
Assicurazione cointestata: cosa significa?
Innanzitutto chiariamo un concetto: parlare di assicurazione cointestata non ha senso, poiché una polizza RC Auto può avere un solo contraente, mentre è sempre possibile cointestare la proprietà del veicolo, che si troverà così ad avere due o più proprietari di cui uno solo contraente.
In caso di auto cointestata valgono i parametri più sfavorevoli per il cliente
Come si calcola la tariffa di un’auto cointestata? In questo caso la risposta è semplice:
si sceglie caso per caso il parametro più sfavorevole, vediamo di fare alcuni esempi pratici per capire meglio.
Se si cointesta un’auto tra una persona di 21 anni ed una di 45 anni, la tariffa sarà calcolata sul 21enne, ma se il giovane è residente a Bolzano e il quarantacinquenne risiede a Napoli, il parametro residenza andrà calcolato sulla provincia partenopea.
Va da sé che questa serie di operazioni si tradurrà inevitabilmente in maggiori costi per il cliente.
Attenzione: esistono casi in cui la compagnia assicuratrice chiude un occhio su questa regola, consentendo di assicurare il veicolo prendendo solo i parametri del primo cointestatario, con tutti i rischi che ne conseguono, primo tra tutti l’applicazione del criterio proporzionale in caso di sinistro.
Diminuire i proprietari è sempre possibile
Per scoraggiare la pratica della cointestazione la legge stabilisce due semplicissime regole:
- è sempre possibile mantenere la classe di merito in caso di riduzione degli intestatari di un veicolo
- non si può mantenere la CU in caso di aumento dei proprietari di un veicolo
anche in questo caso sono possibile deroghe in caso la compagnia assicurativa dia il consenso (ovviamente tutto a proprio rischio e pericolo).
RC familiare e auto cointestata
Sgombrato il campo dai dubbi preliminari vediamo cosa si può fare in caso di RC familiare quando si ha a che fare con un veicolo cointestato.
La legge sull’RC familiare è sostanzialmente un’estensione della vecchia legge Bersani, che permette di prendere la classe di merito più favorevole tra la propria e quella di un familiare convivente, indipendentemente dalla tipologia di veicolo.
Va da sé che non è contemplata la possibilità di prendere la CU di un familiare non convivente, ne consegue che nell’eventualità di mezzi cointestati i casi sono quattro.
Prendere la classe di merito da un veicolo cointestato tra due familiari conviventi e portarla a un veicolo con un solo intestatario
Se si prende la classe di merito da due familiari conviventi e, a propria volta conviventi, la si porta sul proprio veicolo non ci sono particolari problemi, in quanto si è tutti e 3 nello stesso stato di famiglia;
in questo caso ci si comporta sostanzialmente come in un classico caso di RC familiare.
Prendere la classe di merito da un veicolo cointestato tra due familiari non conviventi e portarla a un veicolo con un solo intestatario
Se i due comproprietari dell’auto non sono conviventi tra loro non c’è modo di prendere la classe di merito dell’auto, a meno che uno dei due non cambi residenza e la sposti nello stesso nucleo familiare dell’altro comproprietario.
Rinunciare alla classe di merito
In conclusione vogliamo dare una breve spiegazione riguardo a una possibilità poco conosciuta:
la rinuncia alla classe di merito talvolta può risolvere alcuni problemi derivanti dalla cointestazione del mezzo.
Rinunciare alla classe di merito tramite una dichiarazione scritta consente al comproprietario di approfittare del beneficio che abbiamo maturato, la cessione non comporta nessun onere particolare, è gratis e può talvolta risolvere situazioni potenzialmente intricate.