Assicurazioni RC Auto controllate con il drone

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Quello che fino a pochi anni fa poteva sembrare fantascienza ormai è realtà: anche in Italia di fatto si è dato il via al controllo degli assicurati RC Auto tramite l’utilizzo dei droni, le ormai note apparecchiature volanti a pilotaggio remoto, in grado di compiere operazioni di controllo oltre che riprese e fotografie.

Assicurazioni UBI, la rivoluzione in arrivo

Già esistenti da tempo, i contratti di assicurazione UBI (acronimo di Usage Based Insurance) traggono enormi vantaggi dalla tecnologia dei droni, ma di cosa si tratta nello specifico? la risposta è semplice: le assicurazioni UBI determinano il comportamento degli assicurati raccogliendo dati sulle loro abitudini, e li utilizzano per premiare quelli che sono effettivamente i clienti più meritevoli.

Non solo RC Auto

I contratti di assicurazione UBI sono utilizzati non solo in ambito RC Auto, anche le polizze sanitarie ad esempio stanno volgendo verso questo genere di novità (abbiamo parlato tempo fa della app Generali Pact per il check up continuo del proprio stato di salute).

drone rc auto

Droni ed RC Auto: intervento immediato e stima del danno

Come abbiamo premesso l’utilizzo dei droni fornirà una spinta eccezionale alla precisione dell’assunzione danni in ambito RC Auto, e probabilmente nel lungo periodo permetterà un abbattimento delle tariffe per i seguenti motivi:

  • il controllo dello stile di guida degli assicurati è un valido incentivo a mantenere una guida prudente
  • il lavoro dei periti sarà agevolato (anche del 50% secondo alcune previsioni) poiché il drone provvederà ad una prima stima del danno
  • le truffe assicurative saranno ridotte
  • il drone è in grado di segnalare condizioni meteo o stradali disagevoli al conducente della vettura

Ovviamente l’utilizzo dei droni in ambito assicurativo va di pari passo con le migliorie tecnologiche già proposte da diverso tempo, prima tra tutte la cosiddetta black box (scatola nera in grado di geolocalizzare la vettura e fornire importanti informazioni alla centrale di controllo), ma anche il tagliando elettronico in formato microchip, non ancora arrivato in Italia, e la videocamera da cruscotto, in lenta ma costante diffusione.

 

 

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