Gli italiani sono soddisfatti della propria assicurazione

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Gli italiani sono soddisfatti della propria assicurazione, e questo grado di soddisfazione è in aumento con il passare degli anni … sarà vero? Non sta a noi dirlo, quel che è certo è che questo è quello che emerge da un’indagine che Ania ha commissionato ad Eurisko, e che innegabilmente evidenzia un innalzamento del livello di soddisfazione degli italiani nei confronti della propria assicurazione: se 3 anni fa gli italiani che si dichiaravano contenti delle loro assicurazioni erano il 62%, adesso sono diventati il 67%, mentre con riguardo particolare alle R.C. Auto (che sono ancora le polizze più diffuse in Italia, quindi quelle che dovrebbero rendere meglio di ogni altra il quadro della situazione), la percentuale dei soddisfatti è passata nello stesso periodo dal 52% al 60% … un salto di 8 punti percentuali che ha qualcosa di epocale! Ancora meglio vanno altri rami danni: gli italiani soddisfatti della loro polizza sulla casa sono aumentati del 9%, quelli soddisfatti della polizza malattia addirittura del 10%, l’assicurazione infortuni presenta un incremento della soddisfazione del 6% e persino un ramo a cui gli italiani sono storicamente avversi come quello delle polizze vita ha registrato un 7% di incremento della soddisfazione da parte dei sottoscrittori! (questo in realtà è facilmente spiegabile con il fatto che molte compagnie stiano gradualmente abbandonando metodi di vendita dei piani d’accumulo che scontentavano parecchio la clientela).

 

Per i rami danni l’aumento della soddisfazione si spiega in buona parte con la maggiore mobilità da una compagnia all’altra, che agevola il miglioramento delle garanzie e, perché no, il risparmio sul premio pagato. L’avvento delle moderne tecnologie ha contribuito alla maggiore libertà del cliente (che si è evidentemente tradotta in maggiore contentezza), il consumatore è diventato più consapevole in materia di polizze, grazie sia ai comparatori e preventivatori messi a disposizione dalle compagnie assicurative sia ai periodici di informazione assicurativa gratuitamente consultabili online … il numero di clienti che ha fatto un giro su internet prima di stipulare la polizza nel corso degli ultimi anni è quasi raddoppiato, passando dal 29% all’attuale 42%. Nel complesso chi si avvantaggia maggiormente di questo nuovo modo di vivere le assicurazioni scoperto dagli italiani sono i broker assicurativi, che da sempre rispondono all’esigenza della clientela di girare di volta in volta le polizze del consumatore da una compagnia all’altra alla ricerca dalla tariffa migliore e delle garanzie più complete.

 

Come se non bastasse arrivano buone notizie anche dal fronte della soddisfazione del cliente nel risarcimento a seguito di sinistro: indennizzo diretto e riduzione dei tempi di risarcimento effettivamente sembrano avere portato qualche miglioramento rispetto alla situazione di qualche anno fa.

 

Il ramo R.C. Auto denota anche un tallone di Achille (non che servisse una statistica per accorgersene!): da un lato il proprietario di un mezzo ha l’obbligo ad assicurarsi, ma dall’altro manca totalmente un calmiere che eviti almeno i picchi di premio più eclatanti … sarebbe opportuno che dove non arriva la libera concorrenza potesse in qualche modo intervenire lo Stato, che finora ha agito solamente in un’ottica di prevenzione della sinistralità (già con l’introduzione della patente a punti) che francamente non ha condotto gli interventi sperati (anzi, la redditività delle assicurazioni per quanto riguarda il ramo R.C. Auto non sembra certo incrementata nonostante gli aumenti di premio. Doveroso è inoltre notare che, nonostante questo presunto aumento della soddisfazione del cliente, sono sicuramente aumentati i reclami dei clienti insoddisfatti del risarcimento (nel 2009 sono aumentati del 15% rispetto al 2008, del 14% se guardiamo quelli inviati all’ISVAP). Per avere una diminuzione dei premi R.C. Auto è essenziale avere un calo degli errori da parte delle compagnie assicurative, in modo che non piova una quantità di sanzioni (nel biennio 2008-09 sono state erogate per un importo di 245 milioni di €) che verrà, prima o poi, irrimediabilmente caricata sul premio assicurativo che pagano i clienti. Come già denunciato altre volte sulle pagine di Assicuri blog sarà inoltre opportuno eliminare completamente i vergognosi casi di elusione dell’obbligo a contrarre che si stanno verificando in particolare nel Sud Italia, ma anche in molte altre zone della nazione, e con essi anche quelli di disdette massive, che hanno interessato parecchie fasce di clientela, cancellando in alcuni casi convenzioni assicurative che duravano da decenni. Segnali positivi sembrano arrivare dall’investimento in risorse umane e tecnologiche. Altro elemento critico, che non contribuisce affatto alla redditività delle compagnie assicurative, è il costante aumento delle compagnie assicurative fantasma, che incassano i premi senza ovviamente fornire alcuna copertura.

 

In definitiva, pur accogliendo con una certa gioia la notizia che gli italiani siano sempre più soddisfatti delle assicurazioni, bisogna avere il coraggio di ammettere che la possibilità di migliorare su diversi fronti è ancora aperta, e in certi ambiti (vedi tariffe R.C. Auto o piani di accumulo) è doveroso lavorare sui costi.

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