Negli Stati Uniti sono giorni epocali per quanto riguarda la Sanità e il settore delle assicurazioni: il Presidente Barack Obama (prontamente ribattezzata Obamacare) promette di “donare” una copertura per la salute al 95% dei cittadini americani (in pratica tutti i residenti legali) entro il 2019.
Rivoluzionato il meccanismo assuntivo delle assicurazioni
Dal punto di vista assicurativo quello che è il cambiamento più incredibile è la rivoluzione nel meccanismo assuntivo: non solo non si potrà più lasciare senza assicurazione chi ha avuto malattie che si sono cronicizzate o in generale gode di una pessima salute, ma sarà anche vietato aumentare le tariffe per chi ha avuto dei sinistri e -a maggior ragione- negare loro la copertura dopo ingenti esborsi a titolo di risarcimento. Oltre alle malattie croniche e a quelle pregresse non potrà più essere considerato fattore di variabilità del premio l’età di una persona (quando sappiamo che esiste una stretta correlazione tra l’anzianità dei soggetti e il suo rischio di avere problemi di salute). Barack Obama vuole in pratica trasformare le assicurazioni in quella che può essere grossomodo la sanità pubblica, passando sopra a quelle che sono normalmente le regole e le statistiche sulle quali si basa il premio assicurativo.
L’assicurazione sanitaria diventa obbligatoria entro il 2016
Per contro all’allargamento delle maglie delle compagnie assicurative per quanto riguarda l’assunzione del rischio, Obama ha inserito nella sua riforma sanitariaanche l’obbligo -entro il 2016- per ogni famiglia americana di dotarsi dell’assicurazione sanitaria. Dunque se da un lato l’assistenza in caso di malattia verrà garantita a tutti dall’altro la polizza dovrà essere contratta anche dalle persone meno previdenti o da chi, molto ricco, avrebbe deciso di autoassicurarsi. La multa per chi non si assicura sarà in percentuale del 2,5% del proprio reddito annuo, con un minimo di 695 $. I Repubblicani hanno provato a contestare questa norma, che tuttavia è stata giudicata costituzionale da giudice capo Roberts e dai suoi “colleghi”.
Almeno il 60% delle cure mediche sarà coperto da Obamacare
Il programma Obamacare prevede che le assicurazioni debbano coprire perlomeno il 60% degli esborsi di ogni famiglia per quanto riguarda le cure sanitarie, con un tetto minimo per cui in ogni nucleo non dovranno essere pagati di tasca propria più di 11.900 $ all’anno … insomma, la riforma sanitaria sembra tenere conto delle fasce di reddito più deboli negli Stati Uniti, da un lato obbligandoli ad assicurarsi, ma dall’altro garantendo loro di non uscire rovinati da un’eventuale malattia.
Sotto i 26 anni si è sotto la mutua dei genitori
I giovani fino ai 26 anni di età saranno automaticamente ricompresi nel programma Medicare dei genitori, e in questo Barack Obama è andato anche oltre i progetti dei suoi due illustri predecessori che sognarono una sanità alla portata di tutti negli USA (stiamo parlando di Franklin Delano Roosevelt e Lyndon Johnson, che del Medicare fu proprio il primo esecutore nel 1965, quando consegnò la prima tessera all’ex presidente Truman).
Patient Protection and Affordable Act
Insomma, la riforma sanitaria voluta per gli USA dal Presidente Barack Obama da un lato rischia di scontentare le assicurazioni, ma dall’altro possiamo affermare che -oltre a poter dare una grossa mano al politico hawaiiano per una eventuale rielezione- porterà indubbi benefici nel campo della Sanità americana. Il Patient Protection and Affordable Act (questo il vero nome della riforma) promette di cambiare veramente il rapporto tra i cittadini statunitensi e le assicurazioni sanitarie, non ci resta che stare a vedere se tutto ormai filerà liscio come sembra ed entro il 2019 cambierà davvero il meccanismo della mutua oltreoceano.