Ivass richiede espressamente l’abolizione del sistema tariffario bonus malus, e una larga fetta del mondo politico la segue a ruota:
questo meccanismo di calcolo del premio RC auto che per decenni ha regolato le nostre assicurazioni è ormai obsoleto, e trovare una soluzione diventa urgente.
Vediamo i primi rumors a riguardo, e cerchiamo di capire come evolverà la situazione.
Ivass: abolizione bonus malus non più rinviabile
Il consigliere di Ivass Riccardo Cesari, intervistato dall’agenzia di stampa Ansa, ha dichiarato:
“La riforma del bonus-malus, a nostro avviso non è più procrastinabile.
Oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma dobbiamo passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda effettiva la misurazione del rischio. Oggi è assolutamente priva di capacità informative”
parole che non danno adito ad altre interpretazioni:
fosse per l’istituto di vigilanza il bonus malus avrebbe i giorni contati, poiché non riflette più la virtuosità o meno dei proprietari di veicoli.
Ania accoglie la proposta
Anche Ania, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, sembra accogliere di buon grado questa proposta;
la presidente Maria Bianca Farina ha dichiarato:
“Il sistema attuale non è più efficace nel distinguere i clienti secondo la propria effettiva rischiosità e non svolge quindi più la propria funzione educativa e premiante dei comportamenti virtuosi”
c’è da scommettere che la comunione di intenti tra Ivass e Ania porterà a breve i suoi frutti in fase di rivisitazione del meccanismo tariffario.
Sotto accusa la RC familiare
Sebbene molti quotidiani e siti internet abbiano messo sotto accusa la legge Bersani, a nostro avviso la prima indiziata di colpevolezza per questa situazione è invece la RC familiare.
Perché questo sospetto? Principalmente per un motivo:
la legge Bersani ha retto per ben 14 anni senza che gli organi di vigilanza parlassero di “svuotamento di significato” del meccanismo di bonus malus, mentre a poco più di un anno di distanza dall’entrata in vigore dell’RC auto familiare il problema è emerso con prepotenza.
Inoltre dobbiamo ricordare come questa legge sia un’ulteriore “allargamento delle maglie” rispetto alla legge Bersani, oltretutto di non poco conto, motivo per cui è impensabile che non abbia influito sul sistema in vigore più di quanto non facesse la legge preesistente;
insomma, per quanto ci riguarda siamo di fronte a un grosso abbaglio collettivo, poiché la classe Bersani ci avrebbe permesso di andare avanti con la formula bonus malus ancora per diversi anni, la stessa cosa non si può dire riguardo all’assicurazione familiare.
Le classi di merito sono sparite?
Un’altra cosa che si è scritta è che nel corso degli anni le classi di merito sono quasi sparite e le assicurazioni hanno riparametrato i loro premi non tenendone particolarmente conto.
Si tratta di un mito da sfatare:
se da un lato è vero che la classe 1 è ormai inflazionata (pare infatti che l’84% degli italiani sia nella CU più favorevole) e assai semplice da raggiungere anche senza avere alcun merito personale, dall’altro si nota un netto divario tra classi di merito basse e alte;
sarebbe più corretto affermare che c’è stato un aumento del premio medio per le CU 14 e per le classi di merito alte in generale, che è andato a penalizzare chi non ha un familiare convivente dal quale prendere una classe di merito.
Un meccanismo tariffario “multidimensionale”
A questo punto la domanda da farsi è:
Quando sarà eliminata la formula bonus malus, come sarà calcolato il rischio?
Ovviamente questo ancora non si sa, ma dalle parole di Riccardo Cesari di Ivass è necessario passare ad un “meccanismo multidimensionale”
questo significa che l’attestato di rischio non andrà in soffitta, ma non sarà più il principale indicatore della virtuisità di un automobilista.
Ma cosa guardare oltre alla sinistrosità pregressa? ecco alcune ipotesi.
Meccanismi di sicurezza della vettura
Per le polizze auto potrebbe avere senso tenere in considerazione i dispositivi di sicurezza installati in vettura:
frenata assistita, sensori, fino ad arrivare alla guida autonoma, si tratta di accortezze in grado di ridurre anche molto la rischiosità di un viaggio o di una manovra. Anche l’anno di immatricolazione di un veicolo potrebbe assumere maggiore importanza.
Dash cam e scatola nera
La presenza di una dash cam o di una scatola nera può fornire un valido aiuto alla compagnia assicuratrice.
Per quanto riguarda l’installazione di una black box già sono previsti sconti da anni, ma potrebbe essere ancora più accentuata la possibilità di risparmio per chi installa un dispositivo di controllo.
Presenza di garanzie aggiuntive
Da sempre la presenza di garanzie aggiuntive in polizza è fonte di sconto sulla parte di responsabilità civile, è plausibile che possa essere potenziata questa opportunità, offrendo riduzioni tariffarie più marcate per chi inserisce in polizza furto e incendio, atti vandalici o altre tipologie di protezione.
Entro inizio estate le prime proposte
Probabilmente tra 3 mesi sapremo qualcosa di più circa il superamento del meccanismo bonus malus:
Ivass ha annunciato l’avvio di un tavolo di discussione per inizio estate, al momento mantiene la massima riservatezza riguardo alle proposte in discussione, ma c’è da scommettere che prima del 2022 si riuscirà a capire come evolverà la tariffazione delle polizze RC auto obbligatorie.